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Economia San Giovanni Rotondo

Arretrati grana numero uno per Casa Sollievo: dipendenti non faranno sconti, Cera fa le pulci a Gumirato

Grana arretrati 2020-21-22 per Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Sindacati contrari alla proposta del direttore generale Gino Gumirato. Napoleone Cera: "Piano strategico 2023-25 è un bluff"

Non è tutto oro quel che luccica, o perlomeno, non lo è per i dipendenti di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ai quali, evidentemente, le rassicurazioni del direttore generale Gino Gumirato sull’applicazione del contratto collettivo nazionale e sul pagamento degli arretrati del 2019, non bastano. 

Respingono la proposta di posticipare al 2024, 'in relazione all'andamento finanziario', il pagamento degli arretrati del triennio 2020-21-22. Tuttavia, il manager veneto chiamato dalla segreteria di Stato Vaticano a rimettere in ordine i conti dell’ospedale di San Pio, è certo che nelle prossime settimane troverà un accordo “per andare alla completa definizione per gli anni successivi e a chiusura di questa partita".

L'8 marzo, alla vigilia della presentazione del piano strategico 2023-25, nel verbale di incontro sottoscritto tra i rappresentanti dell'ospedale nato nel 1956 e le organizzazioni sindacali, circa la proposta sull’adeguamento e gli arretrati contrattuali, Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fp avevano rigettato in toto e nel suo contenuto, la proposta del direttore generale, ritenendola “offensiva nei confronti di tutti i lavoratori”.

Valuteranno, quindi, il ricorso al decreto ingiuntivo per il ristoro di quanto dovuto a ciascun dipendente in un’unica soluzione. Non escludono altre azioni di protesta e chiedono risposte in merito “agli ultimi passaggi e incarichi attribuiti in modo unilaterali dalla direzione”.

Per quanto riguarda la cessazione dei contratti del personale oss (agenzia interinale), considerato che per quattro lavoratori vi è stato il rinnovo con assunzione a tempo determinato, chiedono lo stesso trattamento per altre 25 unità.

Nello stesso verbale di assemblea, le organizzazioni sindacali Fials, Nursind, Nursing Up, lamentano il mancato adeguamento della retribuzione tabellare ai nuovi minimi previsti dal Ccnl Comparto Sanità pubblica 2019-21 applicato dall’azienda e il mancato pagamento degli arretrati contrattuali.

Chiedono pertanto l’immediata applicazione del contratto collettivo nazionale, non accettando nessuna forma di dilazione, non aderendo ad eventuali proposte in tal senso formulate dall’azienda, rifiutandosi di firmare un accordo aziendale che procrastini ad una futura data "quanto legittimamente a tale titolo spettante ai lavoratori in base al Ccnl".

Nel frattempo il consigliere regionale Napoleone Cera, bolla come un "bluff” il piano di rilancio dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza: “Prossimamente se ne accorgeranno tutti” tuona.

Il consigliere regionale sostiene che l'assessore regionale Rocco Palese e Vito Montanaro, non sarebbero a conoscenza del ‘piano industriale’ presentato dalla direzione.

Sempre secondo Napoleone Cera la “graduale” riduzione dei posti letto, “rischia di essere un macigno sulla qualità del servizio sanitario offerto su tutto il territorio del Gargano". 

Il consigliere regionale di Forza Italia evidenzia come la struttura sia accredita per 867 posti letto, "il che, stando ai dati diffusi, significa che l’ospedale perderà 247 posti letto e che questi ultimi andranno redistribuiti sul territorio con conseguenze imprevedibili: il Gargano potrebbe essere sguarnito e i cittadini costretti a fare centinaia di chilometri per raggiungere una struttura ospedaliera”.

Cera affronta anche le questioni pensionamenti e assunzioni: “Si parla di “sostituzioni” senza dire, però, quante unità saranno assunte. Ora, bisogna decidersi: non si può operare da ospedale privato o pubblico a seconda delle esigenze. Casa sollievo è una struttura privata accreditata che, perciò, non può scegliere in libertà e solitudine di tagliare posti letto o assumere meno personale. In questo scenario con più ombre che luci, emerge con ancora più forza l’importanza dell’audizione che ho richiesto e che si terrà lunedì in Commissione Sanità della Regione: vogliamo chiarezza sulle prospettive del nosocomio a tutela dei lavoratori e del servizio sanitario offerto alla comunità”.

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