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Economia

Guerra dei contratti per i servizi in appalto all’Asl Fg: “Ci appelliamo a Emiliano”

La denuncia dei sindacati: “All’Asl non si rispettano i contratti sottoscritti con i lavoratori dei servizi in appalto”. Cinquanta lavoratori di CUP, CED e Call Center Asl in stato di agitazione

Stato di agitazione sindacale per gli oltre cinquanta lavoratori del servizio CUP (centro unico di prenotazione), CED (centro elaborazione dati) e Call Center operanti presso le strutture Asl di Foggia e provincia.

La mobilitazione è stata indetta dalle segreterie di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Foggia, a seguito del comportamento della società GPI Spa che, a distanza di due anni dall'aggiudicazione dell'appalto pubblico, ha unilateralmente deciso di risolvere il Contratto Collettivo dei Metalmeccanici. I sindacati contestano fortemente tale scelta poiché il contratto collettivo dei Metalmeccanici era stato previsto in base alle norme di legge, dal bando di gara e dal contratto sottoscritto ed eseguito fra le parti.

“L'azienda GPI, già nota in tutta Italia per il suo atteggiamento ‘audace’ nelle relazioni sindacali, ha deciso di procedere, senza alcun confronto sindacale, all’applicazione del CCNL Multiservizi, imponendo meno diritti e minimi tabellari più bassi ai lavoratori”, denunciano Fim, Fiom e Uilm, secondo cui la sostituzione del CCNL Metalmeccanici con quello Multiservizi, costituisce “una modifica unilaterale di una clausola del contratto di appalto con conseguente risoluzione del rapporto la stazione appaltante”.

I sindacati chiedono quindi all’ASL di Foggia di farsi garante dell’esatta esecuzione del contratto, impedendo alla GPI Spa di modificarne indebitamente una clausola fondamentale, cosa che comporterebbe anche “un vantaggio ex post ed illegittimo per la società GPI Spa che si è aggiudicata l’appalto in danno della società Sepi” che in precedenza ne deteneva la gestione. A ciò va peraltro aggiunto che la sostituzione del CCNL integrerebbe un inadempimento tanto nei confronti dell’ASL di Foggia quanto nei confronti delle organizzazioni sindacali configurando “una condotta antisindacale perché il CCNL applicato resta ancorato al contratto di appalto attualmente in essere”.

Basti pensare che ai lavoratori del CUP viene riconosciuto il 2° livello del CCNL metalmeccanici mentre -rilevano Fim, Fiom e Uilm - a tutti i loro colleghi in Italia viene riconosciuto almeno il 4° o il 5°. Quindi la GPI non rispetta il contratto collettivo attuale e intende applicarne adesso uno addirittura peggiorativo sia delle condizioni economiche sia delle condizioni di lavoro e delle tutele.

Pertanto, le organizzazioni sindacali sono “determinate nel difendere i diritti dei lavoratori da questi intollerabili abusi su cui poggia una ragnatela di rapporti economici e di potere poco trasparenti”. In atto tutte le azioni legali e di mobilitazione sindacale previste dalla legge in difesa dei lavoratori, interessando della vicenda anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, quale massimo responsabile del comparto sanitario regionale”.

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