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Economia San Paolo di Civitate

L'anfiteatro Teanum, la storica scoperta che può far volare San Paolo di Civitate: "Porterà nuova linfa"

L'appello dell'amministrazione comunale a cittadini e imprenditori. Acquisito il terreno dove sorgerà l'area archeologica

E’ stato stipulato ieri mattina il primo atto che permette all’amministrazione comunale di San Paolo di Civitate di entrare, a pieno titolo, in possesso del terreno dove è stato rinvenuto l’anfiteatro Teanum: “Questo è solo l'inizio, la prima pietra per la costituzione del ‘Parco Archeologico’ di Civitate, nel quale stiamo investendo tante energie” (dettagli e immagini video).

Il Comune chiede un aiuto, non solo ai sanpaolesi: “Chiunque può contribuire, in base alla proprie possibilità, con donazioni ‘Art Bonus’ con un contributo che verrà utilizzato per la valorizzazione dell'area archeologica lo faccia”. Altro appello agli imprenditori della zona “a darci una mano affinché San Paolo viva una nuova stagione turistico-culturale che sicuramente porterà nuova linfa a tutta la nostra cittadina e ai territori limitrofi. Ognuno di noi, ognuno di voi, deve poter dire "ho partecipato anche io alla scrittura di questa importantissima pagina di storia”.

La scoperta era stata comunicata nel settembre 2020 a conclusione di una piccola campagna di scavi durante la quale erano stati recuperati anche sei corredi funerari da altrettante tombe. In una di queste erano stati trovati i resti di due persone, “inumate nella stessa tomba in un abbraccio eterno che è voluto andare oltre la vita, non terminando nemmeno con la morte” aveva evidenziato il sindaco Francesco Marino.

I primi dubbi che sotto a quel terreno ci potessero essere dei resti antichissimi, vennero all'architetto di San Paolo di Civitate, Antonio De Cristofaro, appassionato di scavi archeologici, circa venti anni fa, quando arrivò a sospettare che il dislivello del terreno nascondesse qualcosa. In questi due decenni, anche se il sito venne segnalato, nessuno si impegnò ad andare a fondo. Negli ultimi anni, anche grazie all'attuale sindaco, De Cristofaro, ha trovato l'appoggio e l'assistenza anche grazie alla collaborazione con la sovrintendenza, fino all'inizio degli scavi che hanno riportato alla luce l'importante struttura romana. 

Agli scavi hanno partecipato l’architetto Antonio Decristofaro, l'archeologa Raffaella Corvino, la soprintendente ad interim, l'architetto Maria Piccarreta, il dott. Italo M. Muntoni, il dott. domenico Oione, l'architetto Daniela Fabiano, il geometra Enrico Cornetta, il restauratore Salvatore Patete, il tecnico Franco Racano. I lavori di scavo sono stati affidati alla Ditta Nostoi Srl 

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