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La rivincita di Landella contro "gli allarmi della politica foggiana', Fontana: "Amgas è risanata" (finalmente)

Conferenza stampa questa mattina nella sala giunta del Comune di Foggia del cda dell'azienda. Fontana: "Amgas è tornata in bonis, ristabilito equilibrio economico - finanziario. Ora pronti per sfide importanti"

L’Amgas oggi è ritornata in bonis, è ritornata ad avere un patrimonio a disposizione dell’intera città di Foggia. Da oggi siamo in grado di affrontare decisioni di ordinaria e straordinaria amministrazione. E le decisioni strategiche, che ovviamente vanno prese di concerto con il socio unico”. Così il presidente del cda, Pierluca Fontana, ha presentato oggi i risultati di tre anni di gestione dell’azienda di corso Manfredi, all''esito dei quali si è giunti (con anticipo) alla chiusura del piano di ristrutturazione del debito. Presenti anche i due componenti di consiglio, Mariolina Santovito e Antonio Cristiantielli.

“L’essere tornati in bonis – ha spiegato Fontana- significa che la società non è più sottoposta ad alcuna azione concorsuale della Legge fallimentare. E’ risanata nei suoi debiti certificati dinanzi al Tribunale, ha ristabilito un equilibrio economico finanziario; abbiamo finanche già restituito le scadenze 2016 e 2017 del finanziamento del Socio unico finalizzato a questa operazione (più gli interessi, circa 200mila, nr). Quindi siamo tornati in perfetta corrispondenza rispetto a quel piano di ammortamento che era stato sancito nella delibera 130/2015”. Chiusa anche la partita con l’Agenzia delle Entrate, a quanto pare, saldata già nel maggio scorso, ha fatto sapere il presidente. I soldi? Sono derivati sicuramente “da una gestione ordinaria oculata”, ma anche e soprattutto “da operazioni straordinarie come la vendita del residuo di Amgas Blu”, nonché dalla ”restante quota parte del finanziamento soci che era rimasto vincolato a tale operazione”.

Un risultato che si divide con il precedente management? “Certamente fu fatto un lavoro egregio – ha ammesso Fontana- perché la società era sull’orlo del fallimento, sono stati bravi ad attivare la procedura di ristrutturazione del debito. Tuttavia, nel 2015 questo piano non aveva più la capacità di far fronte alle scadenze, è intervenuta la politica che ha supportato l’azienda e ha cercato di accorciare il periodo di ristrutturazione, dal 2036 al 2020. Quello che abbiamo fatto noi è andato oltre – ha continuato -. Non ci siamo accontentati, oltre a traguardare la falcidia di Edison, abbiamo cercato di liberare totalmente l’Amgas da quei vincoli imposti negli accordi di ristrutturazione. E sicuramente non avere oggi un controllo serrato degli esperti del tribunale di Foggia che trimestralmente venivano a certificare e a verificare ogni singola voce di spesa, beh, lascia tranquilli azienda e dipendenti”.

Ovviamente il momento è tanto più strategico se si pensa che l’Amgas si mette così ai nastri di partenza per giocarsi il futuro. “Oggi l’Amgas deve essere ambiziosa” secondo il cda, “le gare d’ambito che sono state imposte a livello nazionale, seppur non ancora avviate, potrebbero vedere a breve innescarsi un meccanismo di riattivazione. Da oggi giuridicamente siamo nelle condizioni di poter affrontare liberamente tale opportunità”. A tal fine l’azienda ha avviato una procedura di ricerca di un finanziatore importante, sì da allargare il suo spettro di intervento sul mercato. L’ultima operazione non è andata a buon fine, ma si continua.“Oggi Amgas SpA può vantare un utile di circa 3 milioni di euro ed è nella condizione di partecipare alla cosiddetta ‘gara d’ambito’ in modo autorevole – ha specificato il presidente dell’azienda –. Prendere parte a queste procedure senza aver estinto il piano di ristrutturazione del debito, infatti, avrebbe attivato meccanismi che ci avrebbero con ogni probabilità costretto a pagare alle banche notevoli maggiorazioni sugli interessi dei creditori. La stessa ricerca di una partnership sarebbe stata estremamente più difficile, come ha dimostrato limpidamente la necessità di rinviare il termine delle manifestazioni di interesse”.

E però la politica locale, con le sue beghe e i suoi “allarmi” non avrebbe giocato granchè a favore (il riferimento è agli oppositori dell’operazione, a coloro che nei mesi scorsi hanno puntato il dito contro “una operazione contra legem, non avallata dal socio unico). “Posso dirvi – ha continuato il presidente- che  il progetto che stiamo portando avanti aveva riscosso notevole interesse a livello nazionale ed internazionale, dialogando con operatori del settore. Oggi il feedback che ho ricevuto è di raffreddamento.  Perché chi ha grandi capitali e deve investire, seleziona l’opportunità più tranquilla, con un quadro politico territoriale sereno. Noi invece ci stiamo scontrando con l’esatto contrario. Ecco quando dico che la politica è entrato in una questione meramente aziendale e strategica, che non fa certamente il bene dell’azienda e della città" ha dichiarato Fontana, replicando così a tutte le accuse mossegli negli ultimi tempi (in particolare a Giuseppe Mainiero, che non più tardi qualche settimana fa accusava "stanno devastando le nostre società".)

Anche sulle consulenze, l’Amgas avrebbe un tetto, a norma di legge, di 357mila euro/annuali. “E le nostre spese sono state ben al di sotto di quella cifra, pari ad un terzo del massimo spendibile. La voce è stata letta in maniera strumentale. E soprattutto, prima di ricorrere all’Anac, ci si ricordi che qui ci sono almeno cinque livelli di controllo e validazione di una spesa”.

“Questi sono i risultati che contano e che spazzano via denigrazioni, critiche strumentali ed attacchi infondati utili solo a dare un po’ di visibilità ai loro autori – ha sottolineato il primo cittadino –. Noi, viceversa, abbiamo sempre avuto come unico punto di riferimento il bene della comunità ed il faticoso raggiungimento dell’obiettivo di mettere in sicurezza i conti dell’azienda. La vicenda che riguarda Amgas SpA dimostra che ci siamo riusciti e che risollevare le sorti di Foggia non è uno slogan usato per fare un po’ di propaganda. Si tratta di un obiettivo che è alla nostra portata grazie all’attività che abbiamo messo in campo in questi anni”. 

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