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Fare la spesa, risparmiando? Ecco le mappe di Altroconsumo

Foggia si pone esattamente al centro della classifica dei capoluoghi di provincia pugliesi, con una spesa media annua di 6.292 euro a famiglia. Più convenienti Bari e Brindisi; più care, invece, Lecce e Taranto

Fare la spesa, risparmiando. E’ questo l’imperativo vigente a Foggia come nel resto d’Italia. Un tema passato sotto la lente d’ingrandimento nell’indagine condotta da Altroconsumo che, per il 24esimo anno consecutivo, ha visitato e "mappato" 907 punti vendita in tutta Italia e rilevato oltre un milione di prezzi. L’indice di convenienza è stato calcolato sui prezzi di un paniere di 500 prodotti di marca, costruito su 105 tipologie merceologiche e ponderando l’acquisto e l’utilizzo più frequente (latte e pasta, per esempio) nella spesa tipo degli italiani.

Secondo gli esperti di Altroconsumo, una famiglia italiana usa un quarto dell’intero budget a disposizione per la spesa alimentare e prodotti per l’igiene personale e per la casa. Una voce consistente del bilancio, su cui è possibile realizzare risparmi concreti, fino a 1400 euro in un anno se si sceglie il punto vendita meno caro nella propria città.

Foggia, secondo la mappatura proposta da Altroconsumo, si pone esattamente al centro della classifica dei capoluoghi di provincia pugliesi, con una spesa media annua di 6.292 euro a famiglia. Più convenienti Bari e Brindisi (con una spesa media di 6.268 e 6.275); più care, invece, Lecce (6.311) e Taranto (6.313).La città in media più conveniente è Pistoia: qui in un anno una famiglia spende 5.876 euro. Anche altre città toscane si distinguono per gli ottimi prezzi sulla spesa media, come Firenze e Pisa, confermando la Toscana la regione dove le tensioni concorrenziali da sempre frizzanti tra i diversi punti vendita, super e iper, svolgono un ruolo virtuoso e salutare per le tasche dei consumatori. Buone possibilità di risparmio anche nei super e iper a Cuneo e Verona.

Al contrario, dove c’è un’offerta povera – poche insegne, punti vendita solitari, la concorrenza non esiste e i prezzi si livellano verso l’alto: è il caso di Aosta, la città più cara dell’inchiesta, con 6.850 euro per la spesa tipo. I consumatori non hanno scelta e a rimetterci è il budget familiare. Le grandi città si posizionano tutte poco sopra la media nazionale: Napoli, Torino (6.400 euro di spesa) poco meglio di Milano (6.500 euro) e Roma. Care anche Messina, Siracusa, Reggio Calabria, Sassari, per poi chiudere con Aosta.

FOTO | Spesa, dove risparmiare: le mappe di Altroconsumo

Nelle possibilità di risparmiare quando si fa la spesa non gioca solo la tipologia di punto vendita e l’insegna. Scegliere se approfittare delle offerte, oppure abbandonare il prodotto di marca, può aiutarci spendere meno. Le promozioni permettono di risparmiare il 22%. Gli sconti, però, vanno scelti con moderazione. Noi abbiamo confrontato il costo di una spesa fatta nel punto vendita più economico di una città con una spesa ottenuta a base di promozioni. In media, si otterrebbe un risparmio quantificabile in 60 euro l'anno: risparmio che verrebbe eroso dagli spostamenti in auto. A conti fatti, perciò, piuttosto che inseguire i ribassi stagionali, conviene andare con costanza nei negozi in cui la spesa costa meno tutto l'anno.

Inchiesta Altroconsumo, supermercati scegliere bene per risparmiare-2

Se si sceglie di acquistare negli hard discount prodotti non di marca o a marchio commerciale il risparmio s’impenna di oltre il 50%. Altroconsumo ribadisce che risparmiare è possibile: consultate le tabelle dell’inchiesta, scegliete il punto vendita meno caro nella vostra città e siate costanti nel frequentarlo, invece che seguire lo specchietto per la allodole dell’offerta stagionale o occasionale.

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