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Economia

La Puglia punta sull'Agenda per il Lavoro: sette direttrici per accrescere i tassi di occupazione e migliorare l'inclusione delle fasce più deboli

Emiliano e Leo hanno presentato il percorso di Agenda per il Lavoro 2021-2027 della Regione Puglia. Leo: “Un piano straordinario di politiche per il lavoro, sviluppato in rete e partendo dai luoghi”

E' stato presentato ieri nella suggestiva cornice del castello di Copertino, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dall'assessore Sebastiano Leo, il percorso di Agenda per il Lavoro 2021-2027. “Il superamento della questione meridionale passa da un sistema del lavoro più robusto, più avanzato. C’è stato in questi anni un aumento del Pil a cui però non è corrisposto un aumento della quantità e della qualità del lavoro. Per questo dobbiamo immaginare approcci diversi, anche guardando a quello che avviene nel resto d’Europa. È necessario connettere i giovani a questa straordinaria opportunità di ripresa” ha commentato il governatore intervenuto in collegamento. “C’è un dialogo permanente tra imprese e sindacati, tra istituzioni, enti della formazione e mondo scolastico. Poco tempo fa il presidente Draghi è venuto in vista in Puglia e ha potuto vedere il miracolo fatto con gli Its. L’insieme delle politiche che la Regione Puglia sta predisponendo è determinante per il successo della nostra regione che in quindi anni ha fatto passi da gigante. Dobbiamo essere consapevoli però che non c’è nulla di scontato, ogni successo raggiunto, qualora venisse meno la nostra determinazione, potrebbe essere seguito da un insuccesso. Questo non possiamo permetterlo, dobbiamo fare in modo che le istituzioni lavorino sempre in modo sinergico, sistemico. Questo è l’unico modo per rendere la crescita permanente, per migliorare la qualità della vita delle persone e quindi anche dell’economia"

“Il momento straordinario che stiamo attraversando, negativamente segnato dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia ma anche dai primi forti segnali di crescita e di ripresa, richiede azioni non ordinarie e metodologie innovative. Agenda per il Lavoro 2021-2027 è la risposta non convenzionale di Regione Puglia ad un nuovo modo di interpretare le politiche attive e passive per il lavoro e la formazione professionale, tramite una costruzione dei bandi e degli interventi pubblici regionali condivisi orizzontalmente con i territori, le imprese, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, con gli ITS e le Università pugliesi e, in generale, con tutti i portatori di interesse che animano il tessuto produttivo della nostra splendida regione”, fa sapere l’assessore al lavoro, alla formazione e all’istruzione della Regione Puglia Sebastiano Leo a margine del grande evento di presentazione del percorso partecipato di costruzione dell’Agenda per il Lavoro 2021-2027 della Regione Puglia, che ha avuto luogo oggi presso il Castello di Copertino.

C'erano anche il direttore di dipartimento Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione Silvia Pellegrini, il presidente di Arti Vito Albino e le massime autorità civili regionali e provinciali. All’incontro hanno partecipato anche i segretari confederali delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali, i rettori delle università pugliesi, le rappresentanze degli enti di formazione professionale, le agenzie per il lavoro, l’ufficio scolastico regionale, gli Its pugliesi, l’Inps, Anpal e Arpal, UnionCamere e gli ordini professionali.

“Nelle prossime settimane e fino a febbraio saremo impegnati in un tour che toccherà tutte le province pugliesi, anche più volte, incontrando negli spazi coworking e nelle factory pugliesi i giovani, le donne, le persone in condizioni di fragilità, le minoranze, le rappresentanze di lavoratori ed imprese di quei microcontesti, insomma tutti quei soggetti già impegnati nelle politiche attive del lavoro, nell’innovazione sociale ed economica, nella formazione ed educazione non formale, nell’azione su inclusione e parità di genere,  per attuare la pratica dell’ascolto delle esigenze lavorative e formative di queste realtà, tramite un approccio innovativo e razionale, sviluppato in sinergia con l’Agenzia Regionale Tecnologia e Innovazione della Regione Puglia. La seconda fase sarà aperta alla consultazione di una platea più estesa di partner e di organizzazioni del lavoro e della società civile, con il pieno coinvolgimento della platea “istituzionale” del partenariato socioeconomico (sindacati, organizzazioni datoriali, università, ITS, enti di formazione, ecc.).

L’obiettivo finale è l’elaborazione di una serie di misure, integrate tra di loro, per accrescere i tassi di occupazione, assicurare lavoro di qualità e nuove competenze, combattere le discriminazioni, migliorare l’inclusione lavorativa delle fasce deboli della popolazione, delle minoranze e delle comunità che tendono all’emarginazione e rendere più coerenti, innovative ed efficaci le politiche di formazione.

Lo faremo seguendo, sostanzialmente, sette principali direttrici: non mancare l’opportunità della ripresa mettendo in campo politiche attive adeguate al collocamento dei lavoratori, alla crescita delle competenze e al superamento del mismatch fra domanda e offerta di lavoro;  la creazione di capitale umano specializzato in particolar modo nei settori della transizione ecologica, dell’economia circolare e della transizione digitale; il potenziamento della “qualità del lavoro” e dell’impresa nei settori strategici dello sviluppo regionale; un focus particolare sull’inclusione sociale e sui diritti, che guardi alle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni, all’innalzamento del numero di adulti che partecipano alla formazione ogni anno, alla garanzia del lavoro di qualità per le persone diversamente abili, alla riduzione del numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale, al contrasto al lavoro sommerso ed irregolare; programmi per l’occupazione e partecipazione al mercato del lavoro di giovani e donne in coerenza con l’Agenda di Genere della Regione Puglia; coerenza ed efficacia dei percorsi di istruzione e formazione professionale”.

Siamo consapevoli di quanto ambizioso sia questo percorso. Ma siamo anche convinti che sia ora il momento di «condividere il futuro», riprendendo lo slogan dell’Agenda del Lavoro. Cioè che sia ora il momento di condividere una visione della Puglia di domani, dove non basta affermare la centralità del lavoro ma capire insieme quale lavoro e quale sviluppo dare alla nostra terra, dove non è sufficiente professare l’inclusione sociale e le pari opportunità ma è necessario concretizzarle. Un piano straordinario per il lavoro, sviluppato in rete e partendo dai luoghi. È questo Agenda per il Lavoro 2021-2027”. 

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