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Pista a fine marzo, voli charter in estate e aereo Foggia-Milano: è la strategia del comitato per far decollare il Gino Lisa

Secondo le previsioni del presidente Sergio Venturino, tra tre mesi lo scalo sarà operativo. E per calamitare le compagnie aeree, serve 'movimento' già in estate: "Stiamo lavorando per creare business intorno all'aeroporto"

Da metà giugno si potrà atterrare a Foggia. A metterci la mano sul fuoco è Sergio Venturino, da poco più di un anno presidente del comitato Vola Gino Lisa, che segue attentamente i lavori nell'aeroporto.

L'ultimo episodio di un'epopea è il furto di un gruppo di continuità della ditta che sta ristrutturando la palazzina della Protezione Civile. Per quanto dispiaciuto, non ne farebbe un caso. O almeno, non vuole perdere di vista l'obiettivo. Il leader del comitato che per anni come un mastino non ha mai mollato l'osso elenca i progressi del cantiere, fuorimano anche solo per osservarlo con le mani dietro la schiena.

"Si presuppone che a fine marzo la pista sarà completata, compresi l'ultimo strato di asfalto, che viene chiamato manto di copertura, e le luci ausiliarie che servono per rullare, per atterrare o decollare". L'imprenditore, fondatore dell'azienda di formazione, consulenza e informatica Know K di Foggia, col brevetto da pilota privato in tasca, parla in gergo tecnico. La pista per lui è già cosa fatta.

Mancano la cartografia della pista e le procedure di atterraggio, perché di certo con 400 metri in più qualcosa è cambiato. Aeroporti di Puglia avrebbe già inviato la documentazione all'Aeronautica Militare, perché è un suo reparto che se ne occupa.

Entro fine marzo, secondo le previsioni del comitato, dovrebbero essere pubblicate nei manuali che consultano i piloti e che conterranno l'aggiornamento relativo alla pista di Foggia. Adesso si dovranno aprire le procedure per una serie di autorizzazioni, perché, come ripete Venturino, "l'aeroporto non è la fermata di un autobus".

Con tutta probabilità si assisterà alla terza inaugurazione. Per dispiegare le ali, però, i foggiani devono riuscire a 'vendere' l'aeroporto. Si possono considerare parte integrante della strategia per restituire appeal allo scalo, i lavori di pulizia del verde e di sostituzione dell'insegna (sarà luminosa). Sarebbe difficile calamitare l'interesse di una compagnia presentando un aeroporto trasandato.

Il comitato non se ne sta certo con le mani in mano. "Stiamo interessando qualche tour operator per cercare di far partire i charter per il Gargano. Mentre mi risulta che un privato da metà giugno vuole già partire con l'aviazione generale. Dobbiamo fare in modo che a giugno inizi il movimento". La considera l'unica vera esca per attrarre le compagnie: prima di tutto, deve funzionare. "È questo il periodo giusto, non potevamo muoverci a gennaio".

Proprio ieri aveva un appuntamento con un tour operator e l'ingegnere Giuseppe Scillitani che fa parte del comitato per buttare giù un programma da sottoporre agli albergatori del Gargano.

Poi partirà il pressing su AdP per spingere almeno l'attivazione del volo Foggia-Milano già da questa estate. La rotta dovrebbe essere attivata in ossequio agli obblighi di servizio pubblico, in quanto la gestione dell'aeroporto si configura come Sieg (Servizi d'interesse economico generale). 

A gennaio, intanto, AdP ha pubblicato una lettera d'invito per la redazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale e dello Studio di Impatto Ambientale che riguarda l'adeguamento e il miglioramento infrastrutturale e operativo dello scalo di Foggia per l'utilizzo della protezione civile.

La società affida i servizi di ingegneria a un pool di esperti in materia urbanistica, paesaggistica e ambientale, per "pianificare e razionalizzare il processo di sviluppo dello scalo per rispondere alla necessità di controllo degli aspetti di programmazione e realizzativi, in considerazione della prospettiva di crescita del trasporto aereo e della capacità dal punto di vista infrastrutturale-aeronautico".

Tra non molto, poi, fa sapere Venturino, partiranno altri lavori che non ostacoleranno, però, l'avvio dei voli: la ristrutturazione dell'aerostazione e l'unificazione delle due piazzole di sosta, che tecnicamente si chiamano Apron.

Il comitato ha suonato la sveglia anche in Confindustria. Ora si è coalizzato con il comitato 'Un Baffo ferroviario per Foggia' presieduto da Luigi Augelli. "Abbiamo già un progetto pronto per il futuro".

Hanno stilato un documento in cui, peraltro, si prevede un ulteriore allungamento per lo scalo merci. Infrastrutture di mobilità è il progetto che unisce ferrovia e aeroporto. "Abbiamo lavorato benissimo con loro - racconta Venturino - prevediamo il collegamento dalla seconda stazione al Gino Lisa. Siamo 'futuristici'. Io sto lavorando per avere incontri a Roma e anche alla Regione".

Porta una ventata di ottimismo. "Il pessimismo passato deve finire, perché prima si lavorava con un aereo da 50 posti al massimo, con tre voli, e pensavano di avere successo. Noi oggi stiamo lavorando per creare business intorno all'aeroporto".

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