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Economia

Gino Lisa, il primo volo dopo 11 anni di buio: per non fallire servirà il gioco di squadra

Dal 30 settembre per Milano e dal 2 novembre per Torino. Per Carla Costantino della Cisl Foggia "è necessario realizzare ed attuare un piano dei trasporti pubblici che assicuri i collegamenti tra la stazione di Foggia ed il Gino Lisa"

Il 30 settembre il Gino Lisa di Foggia tornerà a volare. Si partirà alle 18.25 con arrivo a Milano Malpensa alle 20.10. Poi il 2, 3, 5 e 7 ottobre. Quattro volte a settimana, cinque a partire da dicembre. Tuttavia, così come aveva dichiarato Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, non saranno sufficienti i voli se non verranno avviate tutte le attività commerciali che animano un aeroporto e che serviranno a soddisfare le esigenze dei passeggeri. Per sfruttare al massimo l’opportunità e coglierne i benefici servirà il gioco di squadra. Dopo 11 anni (qui l'ultimo volo), La Capitanata è pronta a rimettere le ali. A partire dal 2 dicembre, sarà possibile raggiungere Torino il lunedì e il venerdì con partenza alle 12.40 e arrivo alle 14.25. Ancora da stabilire l'avvio dei collegamenti per Catania e Verona.

In merito alle sollecitazioni e alle preoccupazioni di Fabio Lo Muzio, segretario territoriale della Fit Cisl di Foggia, Carla Costantino, segretario generale della Cisl Foggia, dichiara: "E' necessario realizzare ed attuare un piano dei trasporti pubblici che assicuri i collegamenti tra la stazione di Foggia ed il Gino Lisa, ottimizzando e potenziando tempi e orari, per garantire, sia ai passeggeri ferroviari che a quelli che scendono dagli autobus all’intermodale, di poter raggiungere l’aeroporto Gino Lisa in corrispondenza dei voli”

Costantino si dice convinta che la riattivazione dei voli dal Gino Lisa rappresenti una occasione importante per lo sviluppo del territorio, "ma a patto che intorno venga costruita tutta l’opera di sostegno logistico, a partire dall’efficienza organizzativa a misura di utenti" aggiunge. "Ecco perché da tempo sollecitiamo la realizzazione di una strategia concertata tra istituzioni e corpi intermedi che ruoti intorno ad un modello condiviso di turismo e di sviluppo territoriale. L’operatività dell’aeroporto deve essere sostenuta. Il trasporto pubblico su gomma andrebbe modulato per assicurare fermate in corrispondenza del Gino Lisa o con arrivi nel piazzale dell’intermodale in orari logici, oltre a potenziare il numero delle corse. E qui andrebbe assicurato un servizio di navetta urbana dalla stazione all’aeroporto. La partita che Foggia con la sua provincia è chiamata a giocare è di quelle epocali perché è in gioco il futuro del territorio, per questo gli interventi istituzionali non devono mancare in modo progettuale, organizzativo e fattuale”.

Per Bruno Zangardi, del Consorzio Gargano ok, “farebbe bene a tutti, anche e soprattutto al Gargano, se Foggia, le altre quattro città più grandi, i Monti Dauni e il Tavoliere avessero una crescita qualitativa e quantitativa dal punto di vista turistico. La riattivazione dei voli può favorire una dinamica di questo tipo, ma a patto che sia alimentata da tutti e che ci si creda tutti insieme, ragionando da territorio che vuole iniziare per davvero a fare sistema”.

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