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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Don Uva, strada in discesa per il gruppo Telesforo-D'Alba: la cooperativa lucana rinuncia alla prelazione

La società Telesforo-D'Alba si aggiudica così definitivamente il mega complesso ecclesiastico nelle sue tre sedi di Foggia, Bisceglie e Potenza, e si appresta a formalizzare l'acquisto definitivo della struttura

Nessun diritto di prelazione. La cooperativa Casa Provvidenza Lucana avrebbe rinunciato ad esercitare il diritto di prelazione che le spettava per legge per l'acquisto del Don Uva, per esprimere il quale il commissario, Bartolomeo Cozzoli, aveva concesso altri cinque giorni di tempo.

Allo scadere del termine (ieri, dunque), la stringata nota a mezzo pec con cui il commissario informava anche Universo Salute della circostanza. La società Telesforo-D'Alba si aggiudica così definitivamente il mega complesso ecclesiastico nelle sue tre sedi di Foggia, Bisceglie e Potenza, e si appresta a formalizzare l'acquisto definitivo della struttura.

Prima però una serie di ulteriori step, a partire dall'incontro presso il Mise con i sindacati il prossimo 26 gennaio, appuntamento delicato, nel corso del quale le sigle saranno chiamate a valutare il piano industriale di Universo Salute, con particolare attenzione alla voce "lavoratori".

Da questo punto di vista, la società aggiudicataria pare serena ed ottimista dal momento che, stando a quando dichiarato anche nel dicembre scorso in conferenza stampa, tutte le unità sarebbero "salve", "con vincolo di occupazione biennale" e, pare, con contratto nazionale AIOP. Ciò che preoccupa, invece, sarebbe il prosieguo. O meglio, la tempistica.

Il mandato commissariale, infatti, scade il prossimo primo febbraio, data per la quale Cozzoli sarebbe ottimista rispetto alla chiusura della procedura (rogito notarile ed formalizzazione dell'acquisto compresi). E però appare alquanto azzardato immaginare che in dieci giorni si possa completare l'inventario dei beni da trasferire alla nuova proprietà, verifica delle loro condizioni inclusa.

Diverse, infatti, sarebbero le porzioni del complesso non a norma, sulle quali bisognerà intervenire prima della vendita. Più probabili i tempi immaginati da Universo Salute, che ha sempre parlato di non meno di tre mesi. Si vedrà. Anche perché il commissariamento non potrebbe essere prorogato, una grana che evidentemente dovrà affrontare e risolvere il Mise.

Intanto la notizia è quella della aggiudicazione definitiva del mega complesso sanitario alla società foggiana costituita dagli imprenditori di Paolo Telesforo e Michele D'Alba, che ne farebbe una delle società più grandi del mezzogiorno d'Italia. La Cooperativa lucana (formata da una quindicina di dipendenti), che pure avrebbe voluto tentare l'acquisto, non deve aver ottenuto evidentemente quel sostegno imprenditoriale importante rispetto al quale si vociferava (Gruppo Angelucci, secondo rumors) per formalizzare una proposta almeno pari a quella di Universo Salute. 

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