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Ceduta in concessione anche la piazza del parcheggio Zuretti: “L'accesso ai cani non è vietato"

Dal Comune confermano che anche l'area sovrastante è oggetto del contratto. E arrivano i chiarimenti del legale del gestore

Non esiste alcun divieto d’accesso ai cani nella piazza sovrastante il parcheggio Zuretti a Foggia. A precisarlo è l’avvocato Massimiliano Mari, legale di Antonio Delli Carri, titolare della ditta H24 Autorimessa che gestisce il parcheggio interrato, interpellato affinché potesse fornire l’interpretazione autentica dei cartelli che recitano “telecamere attive no area dog”. Anche da qui è scaturita la necessità di chiarire alcuni aspetti.

I cittadini con un cane al guinzaglio possono passare. “Assolutamente sì”, afferma. “Su questo non c’è alcun dubbio. Il problema non è il passaggio dei cani. Per quello che mi riporta il titolare non è mai stato impedito”. Detto che l’abbandono delle deiezioni canine è punito ai sensi di un regolamento comunale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per l’igiene del suolo e che provvedere alla loro raccolta è un dovere civico e un gesto di civiltà, i cani possono essere portati negli spazi aperti al pubblico con l’obbligo del guinzaglio, e a questo punto è pacifico se a dichiararlo è il legale della ditta. Secondo quanto riferisce, il problema sarebbe che alcuni cittadini lasciano che i cani espletino i loro bisogni oppure li tengono senza guinzaglio. “Soltanto in quei casi è intervenuto il titolare, peraltro in maniera civile”, afferma.

Le circostanziate testimonianze dei cittadini, tanti, riferivano, lo ricordiamo, che i padroni erano stati invitati anche in malo modo ad attraversare la strada in virtù di una “proprietà privata”. A tal proposito, l’Ufficio Partecipate del Comune di Foggia conferma che il parcheggio Zuretti, di proprietà della società Ataf, è stato affidato in concessione alla ditta individuale H24 “unitamente all’area sovrastante”. La dirigente Maria Concetta Valentino, facendo seguito alla nota dell’amministratore unico dell’azienda del trasporto urbano totalmente partecipata dall’ente, ha risposto ad una richiesta di chiarimenti formulata dalla redazione di FoggiaToday. Lo scorso 3 giugno, a seguito di una serie di segnalazioni pervenute dai cittadini, ci eravamo recati sul posto, constatando la presenza di cartelli che designavano un’area di “pertinenza ‘esclusiva’ del parcheggio Zuretti”. Chiedevano di sapere se l’area fosse stata effettivamente ceduta al gestore.

La risposta è affermativa, come si evinceva anche dalla nota in merito alle notizie di stampa firmata lo scorso 9 giugno dall’amministratore unico Vincenzo Laudiero e inviata alla commissione straordinaria, al Questore Ferdinando Rossi, all’Ufficio Partecipate, all’Ufficio Mobilità e Traffico e, per conoscenza, alla ditta H24 Autorimessa. La piazza è “oggetto, anch’essa, del contratto di concessione”, scriveva il numero uno di Ataf. È il passaggio calcato con un evidenziatore giallo fluo sulle stampe che il gestore ha affisso su una sbarra.

Nei suoi chiarimenti, la dirigente aggiunge che “su tale area il gestore è intervenuto con misure di messa in sicurezza necessarie visti i numerosi e quotidiani atti vandalici”. Dunque, si considera pertinenza del parcheggio l’intera piazza, dove peraltro si erge il monumento in ricordo di Giovanni Panunzio, vittima di mafia, e non soltanto le ‘coperture’, elemento che non sembrava emergere dalle planimetrie e che appariva improbabile. Ma tant’è. Una pubblica piazza è stata ceduta in concessione in cambio di opere di riqualificazione che, peraltro, da bando erano facoltative e della 'sorveglianza attiva' dell’area, per così dire. Ma, perlomeno, sembra siano tutti d’accordo sul fatto che non si ripristini il decoro di uno spazio chiudendolo o recintandolo, come paventato.  

Dal Comune rimarcano come l’amministratore unico abbia precisato che “non risulta esser stato impedito il libero passaggio sulla piazza”. A tal proposito, Vincenzo Laudiero si esprimeva in questi termini: “La ditta concessionaria, a differenza di quanto riportato da taluni, anche a mezzo di articoli giornalistici (vedasi l’articolo del 3 giugno u.s. di Foggiatoday), ha dimostrato di non aver mai impedito il libero passaggio sulla piazza, ma ha semplicemente controllato che episodi di malcostume avessero a ripetersi nell’interesse dell’intera collettività”. Si presume, ma è solo una supposizione, che le prove derivino dalle immagini delle telecamere. In caso contrario, davanti alla parola del gestore contro quella dei cittadini sarebbe complicato anche in un tribunale propendere per una versione piuttosto che per l'altra. La politica non si è espressa, fatta eccezione per il promotore del comitato cittadino ‘Resto a Foggia’ Giuseppe Mainiero che ha inviato una pec al prefetto di Foggia.

Ieri sera, l’avvocato Massimiliano Mari, in nome e per conto dell’attuale concessionaria del parcheggio Zuretti, ha inviato alla stampa una lettera di precisazioni, anche a tutela della reputazione del suo assistito. In un’articolata memoria di 4 pagine, ripercorre l’iter della procedura apertura aperta per la concessione della gestione del parcheggio interrato ed entra nei particolari del contratto di concessione stipulato esattamente un anno fa, il 15 giugno 2021, tra Ataf Spa, “proprietaria del parcheggio e del piazzale soprastante”, testuali parole dell’avvocato, e la concessionaria. “L’accordo – si legge nella missiva del legale - oltre alla gestione del parcheggio, prevede che il concessionario provveda, a proprie spese, ‘alla realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria con particolare riferimento a quelli di adeguamento e messa a norma connessi all’utilizzo della struttura e necessari per l’esercizio dell’attività, assumendosi, da contratto, tutte ‘le responsabilità civili, penali e amministrative connesse, alla messa a norma dell’immobile e al conseguente suo utilizzo’. Il concessionario, inoltre, sempre in forza del citato contratto, è obbligato a garantire, a proprie spese, ‘la manutenzione e la pulizia ordinaria e straordinaria, la buona conservazione e la continuativa efficienza del parcheggio, la illuminazione interna ed esterna’, nonché ‘la vigilanza e la custodia dell’immobile’. Nel rispetto degli obblighi contrattuali assunti e dei termini indicati, il concessionario, accollandosi, ovviamente, i relativi costi, ha già effettuato parte degli interventi mentre altri lavori sono in corso di ultimazione” fa sapere l’avvocato Massimiliano Mari.

La ditta, si apprende, “ha provveduto a ristrutturare, pulire e sanificare i locali dei due piani interrati e sta ultimando la messa in sicurezza dell’area soprastante, di pertinenza del parcheggio oggetto di concessione, motivo per cui è stata apposta la recinzione a protezione delle parti interessate dai lavori in corso, come certificato e confermato anche da Ataf con lettera del 09.06.2022”. Si tratta, spiega il legale, di “interventi necessari, da un lato, per tutelare i beni oggetto della concessione, considerati anche gli investimenti e i costi notevoli sostenuti dal gestore per la rimessione in pristino dell’area, e il regolare esercizio dell’attività, dall’altro, per prevenire ed evitare situazioni di potenziale pericolo per i passanti, tra cui anche genitori con bambini al seguito. Tanto per chiarire che non vi è stata nessuna invasione o chiusura arbitraria del piazzale soprastante il parcheggio. Allo stesso modo, né il gestore, né i suoi dipendenti o gli addetti alla vigilanza, hanno mai impedito o limitato la sosta e il passaggio dei cittadini sul piazzale”, scrive l’avvocato.

Il concessionario, si limiterebbe a esercitare “legittimamente” un’attività di controllo per “impedire comportamenti incivili o potenzialmente dannosi per le cose o le persone, a beneficio dei clienti e dell’intera collettività”. Come già riferito dall’amministratore unico di Ataf, il legale sostiene che “semmai, al contrario, in talune occasioni sono stati il rappresentante della ditta e i suoi collaboratori a subire minacce e aggressioni verbali da parte di soggetti che si arrogano il diritto di scorrazzare sul piazzale a bordo di cicli e motocicli o che permettono (per altro, in violazione degli artt. 26 lett h e 27 bis del Regolamento di Polizia Ubana di Foggia, aggiornato con delibera C.C. n. 2 del 13.02.2020) le deiezioni dei propri cani sul prato delle aiuole e sulla piazza di pertinenza del parcheggio, tanto da dover richiedere l’intervento delle forze dell’ordine”. A noi risulta, però, che i carabinieri siano intervenuti anche su richiesta di almeno un cittadino, per la precisione il 10 giugno scorso.  

"Prima degli interventi di riqualificazione effettuati dalla ditta concessionaria, tanto i locali interrati quanto il piazzale soprastante, versavano in uno stato di totale abbandono e degrado, senza neppure l’illuminazione - afferma l'avvocato Mari - L’area, infatti, era diventata come una zona franca in pieno centro, frequentata da vandali, tossicodipendenti e senza tetto, adibita a deposito di rifiuti di ogni genere, comprese siringhe usate e vetri rotti. Per non parlare dei furti e degli atti di vandalismo posti in essere in danno delle auto parcheggiate”.

I lavori, a detta dell'avvocato, "hanno ridato lustro a quei luoghi, anche attraverso la vigilanza privata e il ripristino, a proprie spese, della illuminazione, rendendoli nuovamente sicuri e fruibili, non soltanto per i clienti del parcheggio ma per tutti i cittadini. Tali precisazioni – conclude - appaiono doverose al fine precipuo di garantire completezza e correttezza di informazione e, nel contempo, di tutelare l’immagine e la reputazione, gravemente offesa, della ditta concessionaria e del suo titolare, il cui operato è sempre stato improntato all’osservanza della legge ed al rispetto delle regole”.

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