rotate-mobile
Economia

Sei nuove centrali eoliche nel Foggiano, gli ambientalisti vogliono vederci chiaro e chiedono le carte

L'istanza di accesso agli atti presentata dall’associazione ecologista ‘Gruppo d’Intervento Giuridico’. Otto i progetti da realizzare in Puglia, sei dei quali sono localizzati nel Foggiano

Inoltrata un’istanza di accesso civico e informazioni ambientali rivolta alle Amministrazioni pubbliche nazionali e regionali competenti in merito ai progetti di centrali eoliche nel territorio pugliese e offshore nei mari prospicienti i litorali della Puglia.

E’ quanto richiesto dall’associazione ecologista ‘Gruppo d’Intervento Giuridico’ a seguito della riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 28 luglio, nella quale è stata deliberata l’approvazione del giudizio positivo di compatibilità ambientale per undici progetti di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili (energia eolica), per una potenza complessiva pari a circa 452 MW.

Nel dettaglio, si tratta di otto progetti da realizzare nella regione Puglia, sei dei quali localizzati nel Foggiano. Altri tre progetti afferiscono alla regione Basilicata. I parchi eolici da localizzare nel Foggiano sono quelli di Valleverde (Bovino) e opere di connessione anche nei comuni di Castelluccio dei Sauri e Deliceto, per una potenza di 31,35 mw,  il rifacimento parziale e potenziamento del parco eolico dei Comuni di Motta Montecorvino e Volturara Appula (potenza complessiva 42 mw) e quello di San Severo - La Penna  e relative opere di connessione (47,6 mw).

Ancora, quello di San Potito, nel Comune di Ascoli Satriano, in località ‘Torretta’ (34,5 mw), il progetto da realizzare nel comune di San Paolo Civitate, nelle località Pozzilli, Chiagnemamma, Cerro Comunale, Marana della Difensola – Quarantotto, Masseria Difensola e infrastrutture connesse, site nel territorio del comune di Torremaggiore (42 mw) e il ‘Parco Eolico San Severo’ per 54 mw. Oltre a questi progetti, sono in ballo altre 10 centrali eoliche offshore, a varia distanza dalla battigia marina, due dei quali bocciati in sede di procedura di V.I.A.

“Emergono chiare un paio di domande”, spiegano dal gruppo. “Questa immane potenziale produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, a fronte di un pesante consumo del territorio, quale centrale con produzione da fonte fossile andrà a sostituire? Quali impegni sono stati formalmente assunti in proposito? E quali sono i benefici ambientali ed economico-sociali per il territorio pesantemente interessato?”, chiedono. Tutti interrogativi che, sperano gli ambientalisti, potranno trovare una risposta nelle carte richieste.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sei nuove centrali eoliche nel Foggiano, gli ambientalisti vogliono vederci chiaro e chiedono le carte

FoggiaToday è in caricamento