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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Stretta su dirigenti e dipendenti comunali, stop a straordinari e buoni pasto

Abolita l’indennità di turno per gli agenti di Polizia Municipale. Sindacati sul piede di guerra a colloquio con Gianni Mongelli non gradiscono il provvedimento del city manager, Mario Pazzaglia

Accorpamento degli uffici, rotazione dei dirigenti, blocco degli straordinari,  abolizione dei buoni pasto (fino a 50 al mese per ciascun dipendente dell’ente). Sono i primi effetti della riorganizzazione della macchina comunale messa a punto dal city manager Mario Pazzaglia approvata ieri in giunta dopo mesi di incontri, scontri, censure e malcelati tentativi di questo o quel assessore/dirigente di lasciare inalterato “l’eldorado” di corso Garibaldi.

Ma il direttore generale va avanti. E questa volta il provvedimento passa, inevitabilmente, pena, secondo rumors, le stesse dimissioni del city manager. Il nuovo “piano degli obiettivi” sarà operativo da subito. Già lunedì, al massimo martedì, il sindaco procederà alle nuove nomine, nel frattempo azzerate, e alla riassegnazione del personale a ciascun uffici. Si riducono a 13 i servizi (dai 26 iniziali), accorpati secondo criteri di “omogeneità”, il che significa che quasi tutti i dirigenti prenderanno in consegna più uffici, senza indennità aggiuntive.

Già a febbraio il direttore generale aveva azzerato la corresponsione degli interim (il 50% di già lauti stipendi in più in busta paga). Stando a quando filtra, uno dei primi servizi ad essere decapitato e, dunque, accorpato, sarà l’Ambiente che passerà “sotto” l’Urbanistica dove probabilmente resterà Paolo Affatato nella sua qualità di ingegnere (figura di cui l’ufficio necessita).

Si vocifera anche del passaggio del dirigente Manzella ai Servizi Sociali. Non è dato sapere ancora se la “rivoluzione” sarà a tutto campo o parziale, certo è che scardinerà numerose situazioni consolidatesi nel tempo. Quindi gli straordinari, una voce abnorme che pesava sul bilancio per 600mila euro all’anno. Già a gennaio Pazzaglia aveva invitato con una circolare a ridurre il numero di ore extra, frutto in gran parte di “un’organizzazione sbagliata e di qualche connivenza interna”.

Al “richiamo”, però, in pochi si sarebbero adeguati. Quindi, oggi, il blocco totale, provvedimento che ha scatenato le ire dei sindacati che oggi hanno avuto un lungo incontro col sindaco senza, evidentemente, cavarne molto se è vero che il provvedimento resta. 

D’ora in poi il budget per gli straordinari non potrà superare i 270mila euro e le ore concesse dovranno rispondere a ciò che la legge prevede e cioè “lo straordinario può essere concesso per attività impreviste, imprevedibili ed eccezionali”.

Non un’abitudine, insomma. Stop ai buoni pasto, poi, per tutti, dipendenti e dirigenti che, a prescindere dall’attività svolta, ogni mese ritiravano 50 buoni (valore 250 euro mensili, circa). Un altro asse del provvedimento riguarda poi la Polizia Municipale: abolita l’indennità di turno (circa 150 euro a testa in busta paga) dal momento che gli agenti non turnano sulle 24ore.

Una stretta a tutto campo, insomma. Ultimo, ma non ultimo, poi, il piano degli obiettivi: sarà consegnato a ciascun dirigente, chiamato a rispondere personalmente sull’eventuale mancato raggiungimento dei risultati. Che la politica, seppur a fine mandato, si è decisa a dare. 

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