La storia dimenticata: "grave stato di abbandono" della torre costiera dal grande valore architettonico e culturale
La lettera di Matteo Vocale al alla Soprintendenza ai Beni Culturali e del Turismo di Bari e Foggia
La situazione della torre costiera del XVI secolo in agro di San Nicandro Garganico è peggiorata: permane il "grave stato di abbandono". A denunciarlo in una nota inviata alla Soprintendenza ai Beni Culturali e del Turismo di Bari e Foggia è Matteo Vocale.
Vocale scrive: "Con la menzionata nota (Vs. prot. n. 1553 del 26/02/2018), codesta Soprintendenza a seguito di sopralluogo ispettivo in data 21/02/2018, asseriva, quasi il repertorio fotografico a corredo della precedente nostra del 04-01-2018 fosse pura invenzione, che lo stato dell'immobile era in ottime condizioni.
Nella successiva estate, periodo a cui risalgono le fotografie allegate alla presente, la situazione si presentava assai peggiore, con porta al piano terra priva di serratura e, perciò accessibile ai vandali; piani superiori completamente invasi da nidificazione di colombi, con strumentazione multimediale e suppellettili totalmente e irrimediabilmente deturpate e danneggiate da guano; gabbiotto superiore in grave stato di precarietà strutturale per infiltrazioni di acque meteoriche protratte ormai da anni senza il minimo intervento.
Tale situazione ha irrimediabilmente compromesso la strumentazione di cui la struttura era dotata, afferente a PO-FESR 2007-2013 per oltre 200mila euro di finanziamenti che, ad oggi, risultano essere stati letteralmente buttati alle ortiche senza alcuna utilità, per totale incuria della precedente gestione dell'Ente concessionario (Parco Nazionale del Gargano).
Al momento la situazione resta identica. Di più, la porta del gabbiotto superiore della struttura è aperta ormai da mesi, alla mercé di intemperie e colombi e altri volatili che ormai hanno fatto casa nell'intero immobile, nonostante segnalazioni verbali al Comune di San Nicandro Garganico già a partire dall'inizio del mese di dicembre 2018.
Considerato che la struttura era in ottime condizioni, tanto da ospitare iniziative, mostre, eventi e garantire visite dal giugno 2006 e fino all'estate 2013, non ci si può esimere dall'esprimere rabbia e risentimento per come i soldi dei contribuenti siano stati sperperati con la sola causa dell'abbandono di un bene storico, architettonico e culturale, peraltro particolarmente e potenzialmente importante per la Comunità locale e per il Gargano.
Si chiede alle SS.LL., al netto della corrente fase (ormai dilatata oltremodo e che comunque non può e non deve arrivare a pregiudicare lo stato dell'immobile) di passaggio di proprietà del bene tra il Demanio e il Comune di intervenire nel più breve tempo, per le singole competenze si spera, in maniera diretta e tempestiva al fine di accertare anche eventuali responsabilità, per cui lo scrivente si riserva notiziare comunque le Autorità competenti.