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Economia Isole Tremiti

Sei autisti soccorritori lanciano l’S.O.S.: “Siamo ridotti all’osso, temiamo per la nostra salute”

Si tratta degli operatori del 118 alle dipendenze della A.V.A.S. San Pio in servizio presso le Isole Tremiti

Mercoledì saranno tre mesi che non percepiscono stipendio. È per questo che la missiva inviata ai media la firmano, provocatoriamente, ‘I lavoratori a titolo gratuito’. Sono sei in tutto e sono operatori del 118 in servizio presso le Isole Tremiti. Sono autisti soccorritori alle dipendenze della A.V.A.S. San Pio, subentrata alla Misericordia di Lucera nel giugno scorso, con affidamento del servizio da parte dell'Asl di Foggia.

Non solo per essere assunti hanno dovuto attendere mesi (reduci da un licenziamento collettivo), ma da quando sono con l'A.V.A.S. non percepirebbero emolumenti. “Siamo ridotti all'osso” denunciano, chiarendo come la nota stampa sia l'ultimo, disperato atto di una serie di denunce inviate all'indirizzo di vari organi, Asl e Prefettura comprese.

Pare che dall'associazione la risposta sia la mancata liquidazione mensile da parte dell'Azienda Sanitaria Locale. “Stiamo stanchi delle strumentalizzazioni” sbottano a Foggiatoday, “ciò non trova riscontro né nel CCLN né nella delibera Asl contenente il contratto di affidamento del servizio di emergenza; viene, invece, chiaramente specificato che un simile inadempimento riscontrato dalla stessa stazione appaltante potrebbe determinare addirittura la risoluzione del contratto stesso. A.V.A.S. San Pio si deve  assumere le proprie responsabilità rispetto ai dipendenti senza strumentalizzare la ASL, che non ha alcuna responsabilità sulle negligenze ed irregolarità commessa da A.V.A.S” denunciano, aggiungendo come si lavori anche in condizioni precarie, non avendo l'associazione fornito l'abbigliamento di lavoro, come prevede la legge sulla sicurezza sul lavoro (e quindi divisa, occhiali, guanti, mascherine, scarpe antinfortunio, etc) e facendo “discriminazione sui turni e sulle ore”.

“I lavoratori sono ormai ridotti allo stremo delle forze poiché tutta questa situazione sta comportando  problemi familiari e fisici, dato che questo lavoro è l’unica fonte di sostentamento”. “Chiediamo alle autorità competenti di intervenire al più presto. Temiamo possa essere seriamente compromessa la salute dei lavoratori” concludono

Soltanto pochi giorni fa a lanciare l'appello erano stati i quattro ex autisti soccorritori che avevano lavorato per conto dell'associazione Misericordia di Lucera, sempre presso la postazione tremitese del 118. In quel caso avevano puntato il dito contro l'Asl di Foggia: "Noi disoccupati ingiustamente, senza lavoro da otto mesi"

                                                                                

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