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Cronaca

Vladimir Luxuria arrestata a Sochi: protestava contro la legge antigay di Putin

A denunciare l'accaduto è stata Imma Battaglia. Luxuria: "Sono chiusa in una stanza, parlano solo in russo e non capisco niente aiutami". E' stata rilasciata poche ore dopo

“Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!” così Vladimir Luxuria aveva annunciato nel pomeriggio, sul suo profilo Twitter, la sua presenza alle olimpiadi invernali. Poi il silenzio. Infatti, la transgender foggiana è stata arrestata dalla polizia russa per aver sventolato la bandiera arcobaleno. Luxuria si era recata in Russia per protestare contro la legge antigay di Putin, che punisce la propaganda degli omosessuali.

A denunciare l’accaduto è stata Imma Battaglia: “Le poche parole che Vladimir mi ha detto sono state: mi hanno preso con la bandiera, mi hanno portato via, sono chiusa in una stanza, parlano solo in russo e non capisco niente aiutami"

Nel tardo pomeriggio l’attivista lesbica e fondatrice dell’associazione LGBT Dì Gay, sulla sua pagina Facebook aveva scritto: “Ho appena ricevuto una telefonata allarmata di Vladimir Luxuria da Sochi dove era andato per seguire i giochi e protestare contro la legge antigay di Putin, aveva una bandiera rainbow con scritto in russo "Essere gay è OK". L’hanno bloccata immediatamente e portata in prigione. In questo momento si trova in una stanza sola con le luci al neon in faccia e la stanno interrogando”

Poi ha aggiunto: “Sto parlando con Emma Bonino mi ha detto che a Sochi abbiamo una unità di crisi che è già stata allertata: adesso fanno il giro dei posti di polizia per capire dove è stata portata, Emma mi ha detto di stare tranquilli che la troveremo, vi tengo aggiornati/e”. Durante la notte, Luxuria è stata rilasciata.

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