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Cronaca San Severo

Una speranza per Vito: c'è "un medico vuole approfondire il caso", ma serve il trasferimento in elisoccorso

La moglie Livia: "Mi hanno contattata dall'ospedale 'Vittorio Veneto'. Il prof. Rizzotto lo vuole visitare e valutare la documentazione. Forse abbiamo trovato la strada giusta". Ma serve aiuto per organizzare il trasferimento

Sembra aprirsi una strada, per Vito, il giovane padre di San Severo colpito da un tumore aggressivo dalla recidiva non operabile (carcinoma squamocellulare sotto mandibolare e alla laringe).

La moglie Livia e i suoi due figli, però, non si danno per vinti e hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere economicamente le cure che potrebbero salvarlo. Il caso ha fatto in breve tempo il giro del web e le donazioni sono iniziate ad arrivare (hanno raggiunto circa 2mila euro).

"Intanto - annuncia Livia - dopo tanti tentativi in strutture diverse e risposte negative, mi hanno appena contattata dall'ospedale 'Vittorio Veneto', in Friuli Venezia Giulia, dal prof. Rizzotto. Non mi ha dato la certezza che il caso è fattibile - spiega - ma lo vuole visitare e valutare la documentazione".

Dove si apre la speranza, però, si pone un altro ostacolo. "Forse abbiamo trovato la strada giusta - spiega Livia - ma c'è un problema: mio marito è debilitato, non riesce a camminare molto e in più è portatore di sondino gastrico più cannula tracheale. Avrebbe bisogno di essere trasportato in ospedale in elisoccorso. Il prof. Rizzotto ci ha dato disponibilità per martedì, ma non so a chi rivolgermi". Restano, quindi, pochi giorni per organizzare il trasferimento. 

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