Violenza sessuale: telecamere del bar avrebbero ripreso i tre e la vittima, uno dei ventenni sognava di diventare carabiniere
I tre ragazzi sono in carcere, nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere. La vittima è una ragazza dell'est. Il sindaco di San Giovanni Rotondo: "Episodio triste che mi lascia sgomento"
Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Foggia, i tre ventenni arrestati per la presunta violenza sessuale avvenuta la sera del 27 gennaio a San Giovanni Rotondo nei confronti di una giovane donna dell’est, si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere. I ragazzi, due della città di San Pio e un altro di San Marco in Lamis, tutti di buona famiglia, sono stati trasferiti nelle carceri di Lucera, Potenza e Foggia.
Quella sera la vittima si era recata con un'amica in un bar della periferia di San Giovanni; qui le due avrebbero stretto amicizia con i tre ragazzi. Dopo aver bevuto un drink, la vittima sarebbe uscita fuori dal locale. I ragazzi l’avrebbero raggiunta e dopo il presunto tentativo fallito di convincerla a salire in macchina, l'avrebbero costretta con la forza, strattonandola e molestandola. Come riporta l'Ansa, la circostanza sarebbe stata registrata anche dalle telecamere di videosorveglianza del locale.
Caricata a bordo dell’auto, lo stupro si sarebbe consumato sul sedile posteriore, ad opera di uno dei tre del gruppo, mentre gli altri due avrebbero osservato la scena senza però intervenire e, quindi, impedire che si consumasse la violenza. Poi si sarebbero spostati in una zona di campagna, dove avrebbero fatto scendere la vittima, non prima però di aver abusato nuovamente di lei, secondo l'accusa.
Il giorno dopo la donna, che sarebbe stata presa anche a calci e pugni, si sarebbe recata prima in pronto soccorso e poi presso il comando dei carabinieri, ai quali ha raccontato la vicenda. I militari dell’Arma hanno avviato immediatamente le indagini, identificato e arrestato i componenti del gruppo, che ora dovranno rispondere di violenza sessuale in concorso.
Uno dei tre arrestati sognava di diventare carabiniere. Pare si stesse preparando per il concorso. "Si tratta di un episodio terribile che mi lascia davvero sgomento. Sono molto triste. Questa è una ferita che lacera non solo la vittima, ma ciascuno di noi” il commento del sindaco Michele Crisetti alle agenzie di stampa.