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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Choc a Foggia, compagna perde il lavoro e scatta la proposta: "Iscriviti a un sito di incontri". Lei rifiuta e viene legata e picchiata

E’ l’incubo vissuto da una donna foggiana, e ricostruito dagli agenti della squadra mobile che, a seguito di attività investigativa diretta dalla Procura di Foggia, hanno arrestato l’ex-compagno, un uomo di 41 anni, che dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti e lesioni aggravate

La compagna perde il lavoro, lui le propone di iscriversi su un sito di incontri per prestazioni sessuali. Al rifiuto della donna, sono scattate le violenze: calci e pugni, caviglie legate con una corda e persino un estintore scagliatole contro al culmine della rabbia.

E’ l’incubo vissuto da una donna foggiana, e ricostruito dagli agenti della squadra mobile di Foggia che, a seguito di attività investigativa diretta dalla Procura di Foggia, hanno arrestato l’ex-compagno, un uomo di 41 anni, che dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti e lesioni aggravate.

In particolare, la donna ha denunciato una serie di gravi episodi perpetrati dall’uomo in suo danno, con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale, instaurando anche una convivenza. La situazione è cominciata a degenerare quando la vittima ha perso il suo posto di lavoro. Difatti, difronte alle subentrate difficoltà economiche, l’indagato ha cominciato ad avanzare pretese di natura illecita nei confronti della donna.

In particolare, è stato proposto alla compagna di iscriversi in una chat di incontri al fine di accalappiare potenziali partner a cui proporre rapporti sessuali che non sarebbero, in realtà, mai stati consumati. Una volta ricevuta la prestazione economica, infatti, l’indagato si sarebbe palesato con il potenziale partner e con una scenata di gelosia avrebbe fatto in modo di mandare tutto a monte.

Di fronte al rifiuto della donna, l’uomo ha cominciato ad assumere atteggiamenti sempre più prevaricatori e violenti. Inizialmente, le ha sottratto il cellulare di modo che non potesse comunicare con terzi autonomamente, poi, l’ha costretta a permanere presso un’abitazione di campagna.

Dopo sono iniziate anche le violenze di natura fisica. In uno degli ultimi conflitti, l’indagato l’ha aggredita con pugni e calci, legandole le caviglie con una corda e, infine, le ha lanciato contro un estintore. A seguito dell’indagini svolte dalla squadra mobile e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il pm ha ritenuto di richiedere la massima misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’indagato, richiesta che è stata avallata dal gip presso il Tribunale di Foggia.

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