Agenti assenteisti? A Foggia no, ma Berardino: “Polizia municipale e non più vigili urbani”

Foggia come Roma? Assolutamente no. Alla notizia dell’83,5% delle assenze (per malattia o altre motivazioni) dei vigili romani che avrebbero dovuto prestare servizio la notte di Capodanno, fa da contraltare l’impegno e la dedizione al lavoro degli agenti della Municipale di Foggia, che diversamente dai colleghi romani hanno coperto turni e servizi, “rinunciando” – se così si può dire – alla malattia-protesta. In quanto alle ferie, metà degli agenti in divisa del capoluogo sono stati impiegati a Natale, l’altra metà a San Silvestro.

A compiere i maggiori sacrifici sono stati i part-time, quelli che per contratto si sarebbero potuti rifiutare di lavorare nei giorni festivi. Il senso di appartenenza al Corpo e le aspettative future, evidentemente, hanno prevalso sul resto. “La disponibilità dei vigili part-time a lavorare nei giorni festivi facendo anche straordinari non è un segno di debolezza, ma la prova di fiducia verso la nuova amministrazione comunale che, sono certo, ascolterà tutte le richieste fatte per il Corpo dalla Uil FPL” ha aggiunto Stefano Berardino.

Berardino che insieme a Giorgione, ha provato a dare una risposta sul caso di Roma e dei comandi di tutt’Italia: “Dopo la notizia delle "assenze ingiustificate" da parte di operatori di polizia municipale della Capitale, è cominciato un processo mediatico che ha condannato senza appello non solo i vigili di Roma ma anche i dipendenti pubblici di tutta Italia. Bisogna prendere atto che questa categoria di lavoratori sta vivendo ormai da troppi anni un malcontento diffuso causato dalla loro posizione lavorativa che non è compresa tra quella delle forze dell'ordine ma neanche tra quella dei dipendenti amministrativi.

Però i vigili, a differenza di questi ultimi, lavorano anche nei giorni festivi, di notte, sotto il sole e sotto la neve al pari e svolgendo le stesse mansioni di polizia, carabinieri e vigili del fuoco senza che però gli venga riconosciuta la giusta posizione contrattuale. Ad aggravare le appena dette situazioni ci sono anche alcune amministrazioni comunali che, come nel caso di Roma, tolgono ai vigili diritti acquisiti negli anni dopo dure battaglie sindacali.

La protesta (perché questa è una protesta e non un atto di assenteismo come invece è stato fatto credere all'opinione pubblica) certamente continuerà e forse si estenderà anche ad altri comuni italiani se il Governo centrale prima e le amministrazioni locali dopo, non riconosceranno agli operatori di polizia municipale quella situazione lavorativa che gli spetta di fatto e di diritto. Polizia municipale e non più vigili urbani”.