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Cronaca Vieste

Patteggia e torna il libertà lo chef Lavella. L’avv. Sodrio: “È stata una dura lezione”

L’uomo, 48enne incensurato di Vieste, era stato arrestato il 1° novembre scorso e condotto in carcere, con l'accusa di detenzione illegale di una pistola Tokarev calibro 7.62 e di numerose munizioni ed ordigni esplosivi artigianali

Patteggia e torna libero lo chef ristoratore viestano Antonio Lavella. L’uomo, 48enne incensurato di Vieste, era stato arrestato il 1° novembre scorso e condotto in carcere, con l'accusa di detenzione illegale di una pistola Tokarev calibro 7.62 e di numerose munizioni ed ordigni esplosivi artigianali.

Subito dopo la convalida dell'arresto aveva ottenuto i domiciliari, dove si trovava tutt'ora, in provincia di Lecce. Nelle scorse settimane il difensore e il pubblico ministero Infante avevano raggiunto un accordo per il cosiddetto patteggiamento e quindi ieri mattina il GIP Dello Iacovo ha accolto la richiesta di applicazione della pena di anni 2 di reclusione, concedendo la sospensione condizionale (beneficio che consente ad un incensurato di non scontare la pena per il primo reato, a condizione che non commetta altri delitti in futuro).

Lavella è quindi tornato libero, anche se con una condanna per i fatti contestati. “Il mio assistito si era proclamato innocente davanti al GIP, ma poi abbiamo dovuto prendere atto che la situazione non consentiva di chiarire i fatti in sede processuale”, ha puntualizzato il difensore dell’uomo, avv. Michele Sodrio. “Lavella desidera solo riprendere la propria vita e l'attività di ristoratore, per la quale è molto noto a Vieste e dintorni. Questa vicenda è stata per lui una dura lezione".

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