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"L'intervento è durato 10 ore". I medici di Casa Sollievo che hanno salvato la piccola Sesili: "Il tumore occupava 1/4 del cervello"

La piccola paziente, georgiana di 18 mesi, è arrivata in Italia a fine marzo per la verifica del suo stato di salute, definito “grave ed inoperabile” nel suo paese di origine. A 'Casa Sollievo' è stata sottoposta alla delicata operazione grazie ad un "intervento sanitario a carattere umanitario” autorizzato dalla Regione Puglia. A FoggiaToday, il punto di Leonardo Gorgoglione, a capo dell’Unità di Neurochirurgia e di Alfredo Del Gaudio, direttore dell’unità di Anestesia e Rianimazione II | IL VIDEO

Sta meglio la piccola Sesili, la bimba georgiana di 18 mesi arrivata in Italia a fine marzo per la verifica del suo stato di salute, definito “grave ed inoperabile” nel suo paese di origine. Grazie ad un “intervento sanitario a carattere umanitario” autorizzato dalla Regione Puglia, la piccola è arrivata nell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza in seguito ad una risonanza magnetica eseguita in Georgia per una presupposta difficoltà visiva e che aveva evidenziato un voluminoso tumore al cervello non meglio identificato.

Dai primi accertamenti eseguiti dall’Unità di Radiologia e dalle valutazioni degli oncologi di San Giovanni Rotondo è emerso che la massa tumorale occupava circa un 1/4 del volume totale del cervello, una condizione molto rischiosa. "Dopo un’attenta fase di studio e di valutazione dei pro e dei contro, abbiamo deciso di operare subito la piccola per asportare il tumore e scongiurare il pericolo di morte certa, a causa dell’effetto di compressione che la massa tumorale esercitava sul cervello", ha spiegato Leonardo Gorgoglione, che dal 2019 dirige l’Unità di Neurochirurgia di Casa Sollievo (La notizia completa)

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