Accordo “retroattivo” non piace a Di Fonso: “Metropol, o paghi o vai a casa”
"Le organizzazioni sindacali che hanno firmato si sono prestate al gioco di Metropol". Questa mattina incontro in Prefettura tra i Rizzi e i sindacalisti Usppi. I lavoratori non ricevono 14esima, rimborso Irpef e stipendi da luglio
La richiesta di Massimiliano Di Fonso e Massimo Nicastro di pagare tutti gli stipendi arretrati entro la fine dell’anno non sarebbe stata accolta dalla Metropol, che il 6 novembre avrebbe firmato un accordo sindacale con i segretari della Filcams Cgil, della Uiltucs Uil e della Ugl con cui si sarebbe impegnata a pagare le quattro mensilità arretrate con cadenza mensile a partire dal 30 novembre prossimo e il mese di ottobre a dicembre.
PARTONO LETTERE E DECRETI INGIUNTIVI
Questa mattina toni accesi con i rappresentanti dell’istituto di vigilanza Antonio e Leonardo Rizzi, nell’incontro che si è svolto in Prefettura, durante il quale l’Usppi non ha battuto ciglio: “Se Metropol non è in grado di pagare i lavoratori lasci i servizi e gli appalti al Comune e al Poligrafico, perché in questo modo non si può andare avanti”
Di Fonso evidenzia e denuncia l’esistenza del verbale d’accordo che riporta la data di domenica 6 novembre (“cosa mai avvenuta"), ma sottoscritto qualche giorno dopo “per giustificare al prefetto un accordo capestro senza beneficio e tutela economica). “Le organizzazioni sindacali che hanno firmato si sono prestate al gioco di Metropol”.
Di Fonso conferma: “Abbiamo il dovere di difendere i lavoratori da un istituto che ormai ha preso il vizietto di non pagare i lavoratori già da diversi anni, pertanto Metropol o paga quanto spettante ai lavoratori o vada a casa, di aziende furbesche che vincono appalti importanti e poi speculano sul sangue dei propri dipendenti non sappiamo che farcene. Se non si raggiungerà un accordo, il 25 novembre saremo davanti all’istituto di vigilanza per gridare le nostre ragioni”