rotate-mobile
Cronaca Manfredonia

Vendola a Manfredonia per la "Casa Famiglia Don Mario Carmone"

Casa della Carità e Casa famiglia 'Don Mario Carmone': "Si fa salute anche educando alla relazione". Presnti anche Elena Gentile, il sindaco, Cascavilla e Castrignanò

Mattinata sipontina per il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, quella che ieri lo ha visto visitatore ammirato di due nuove strutture destinate ad accompagnare situazioni di fragilità.

La Casa della Carità e la Casa famigliaDon Mario Carmone’ sono “una benedizione per il territorio”, ha commentato mentre, accompagnato dall’arcivescovo Michele Castoro, percorreva gli ampi saloni, i porticati e le diverse aree dei due complessi. Nel giardino della Casa famiglia, poi, è avvenuta la sigla di due importanti documenti, che vedono in atto la sinergia tra l’Asl FG e l’Ambito Territoriale dei Comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta.

Questa città, nonostante le mille difficoltà – ha affermato il primo cittadino - giorno dopo giorno cerca di mettere insieme pezzi nuovi, che offrano ai più deboli un approdo sicuro. È un momento critico per governare le istituzioni pubbliche, ma in questi anni, nonostante i tagli imposti, la Puglia ha fatto enormi passi avanti sul tema delle politiche sociali per merito della Regione, e in particolar modo dell’assessore Elena Gentile.

Stiamo lavorando per convincerci che siamo un’unica cittadinanza sociale, in cui ogni luogo è un quartiere di un’unica realtà – ha affermato Cascavilla - Tenendo conto della situazione demografica e in costante dialogo con il territorio, stiamo costruendo una cultura dell’integrazione di politiche e servizi. Convinti che, stabilendo forme più eque di distribuzione del reddito e alimentando nuove forme di occupazione sociale, il welfare può produrre anche nuova ricchezza”.

Nichi Vendola a Manfredonia

Anche il direttore generale Castrignanò ha evidenziato la difficoltà di operare avendo a disposizione sempre meno risorse. Ma, all’interno di queste ristrettezze, la Regione Puglia ha varato un provvedimento di riordino della rete ospedaliera e di riqualificazione dei servizi territoriali, per cambiare la sanità.

Elena Gentile non ha sottaciuto la difficoltà del momento: i tagli profondissimi al fondo sociale nazionale, l’azzeramento del fondo nazionale per le politiche per la non-autosufficienza, l’azzeramento del fondo nazionale per le politiche a sostegno delle famiglie mettono a dura prova. “Cercheremo in ogni modo di non interrompere la ‘primavera’ che in Puglia si percepisce, anche grazie al lavoro che aziende sanitarie e direttori generali promuovono in connessione con le politiche sociali, costruendo un profilo d’integrazione sempre più efficace, sempre più vicino ai bisogni”, ha dichiarato l’assessore regionale in conclusione d’intervento.

Manfredonia ha il dono di fare della solidarietà e dell’accoglienza una virtù civica condivisa - ha dichiarato Nichi Vendola - a cui sono state affidate le conclusioni dell’intensa mattinata-. Questa casa era un rudere, il segno di un degrado periferico; ora è pezzo di riqualificazione di un’area della città. ‘Chi si prenderà cura di questa creatura dopo di noi?’. È l’ossessione dei genitori che hanno figli con disabilità. Questa casa è un ‘dopo di noi’, un luogo di altissima civiltà, un punto di maturazione della nostra coscienza”.

Vendola ha, poi, illustrato il cammino regionale degli ultimi anni, che ha messo in discussione l’incultura della disabilità che portava le famiglie a vivere con vergogna determinate situazioni. “Abbiamo sviluppato la lotta contro i pregiudizi non solo verso la disabilità, ma anche verso le malattie, nascoste per sottrarle al chiacchiericcio malevolo e alla superstizione. E oggi, nell’epifania di un mondo consumista e anche un po’ volgare, il concetto di bellezza legata alla fatica, all’impegno di umanizzazione, al vissuto e alla singolarità di ogni essere umano, rischia di essere smarrito. Si fa salute anche con l’educazione alla relazione: non si tratta solo di trovare strutture ad alta specializzazione, ma di insegnare ai normodotati che loro stessi non sono autosufficienti se non riescono a fruire della sapienza di chi è portatore di un disagio, di chi, con la cecità, guarda verso latitudini che nessuna vista perfetta riesce a vedere. Ogni istante della vita umana va accompagnato con cura. Bisogna avere cura del territorio, delle persone, di coloro che sono considerati pietre di scarto, e invece sono pietre angolari”, ha concluso il presidente Vendola.

Al via, quindi, le firme dei due documenti, dopo di che tutti invitati a degustare il pane e pomodoro preparato, come sua consuetudine, da Salvatore Coppolecchia, il presidente dell’associazione ‘SS Redentore’, a cui è stata affidata la gestione della Casa famiglia.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vendola a Manfredonia per la "Casa Famiglia Don Mario Carmone"

FoggiaToday è in caricamento