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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Concime e non veleno sulle aiuole del Lungomare di Manfredonia

Gli esperti del Servizio Veterinario hanno accertato che una sostanza rinvenuta su alcune aiuole del Lungomare del sole non era veleno ma solo concime

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Le segnalazioni giunte al Comando della Polizia Municipale parlavano di avvelenamento di cani causato da una sostanza non identificata sparsa su alcune aiuole del Lungomare del sole per Siponto. Sono scattate immediatamente le opportune attività di verifica e di ricerca dell’eventuale sostanza causa dei probabili avvelenamenti. Una impresa non facile soprattutto per la individuazione delle competenze professionali necessarie per la ricerca della sostanza sotto accusa e soprattutto per la esecuzione delle analisi per determinare la composizione della stessa.

Una prima indagine di ricerca della sostanza sotto accusa è stata effettuata da un operatore della Polizia Municipale. In effetti su alcune aiuole del Lungomare del sole è stata riscontrata una “modesta quantità di sostanza granulosa azzurrognola depositata alla base di quattro palme e altre due piante”.

Veniva pertanto interessato il Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL/FG che a sua volta segnalava la cosa al Servizio Veterinario che inviava sul posto i medici veterinari Pietro Tomaiuolo e Domenico Bisceglia. A seguito del sopralluogo i due medici verificavano ad un primo esame, che la sostanza in questione era da assimilare alla caratteristiche proprie del nitrato d’ammonio, un composto chimico usato in agricoltura come fertilizzante. Ad ogni buon conto è stato prelevato un campione ed inviato ad un laboratorio per le opportune analisi.

Se gli esami chimici confermeranno, come è molto probabile che sia, che quella sostanza è effettivamente un concime, si deve dedurre che a spargerla su quelle aiuole sia stato qualcuno che intendeva aiutare quelle piante a crescere e non certo per attentare alla salute dei cani che vengono portati a spasso su quel viale.

L’episodio in ogni caso richiama l’attenzione su quel naturale rito che i proprietari di cani sono soliti fare pressoché quotidianamente, quello cioè di portare i propri animali a spasso per una salutare boccata d’aria e per consentire loro di espletare le funzioni corporali. La normativa vigente prevede per tali operazioni tassative misure di prevenzione valide per la salute dei cani e la tutela dell’ambiente. Avere una maggiore cura nell’applicazione di quelle norme andrebbe a vantaggio di tutti.

 

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