Fino a due ore di attesa per un vaccino nell'hub in Fiera
Dal 5 luglio, sono confluite nel punto vaccinale di viale Fortore anche le attività dell'Istituto Giannone-Masi, sede chiusa perché priva di climatizzazione
Fino a due ore di attesa per la seconda dose del vaccino anti Covid. Succede nell'hub in Fiera a Foggia dove, questa mattina, persone in fila dalle 10 circa hanno atteso più o meno pazientemente fino alle 11.30 il loro turno, per uscire dopo la fatidica iniezione solo passate le 12.
Stando alle testimonianze raccolte, è soprattutto nella prima metà della mattinata che la sede vaccinale nel quartiere fieristico va a rilento. Nei giorni scorsi, altri cittadini hanno ritirato il numero poco dopo le 9 e sono usciti solo dopo le 11. Sarebbe quella la fascia oraria più critica. Già alle 11.30 di oggi, infatti, il padiglione si era svuotato.
Dal 5 luglio, sono confluite in Fiera anche le attività dell'Istituto Giannone-Masi, punto vaccinale chiuso perché privo di climatizzazione. Sono stati trasferiti anche i fascicoli relativi ai cittadini che hanno ricevuto la prima dose. In fila, i foggiani già si preoccupano della terza dose e rimpiangono il punto vaccinale chiuso per quanto ammettano che facesse troppo caldo.
Funziona così: prima dell'ingresso nel padiglione, si attende in corsie distinte per la seconda dose Astrazeneca, poi quella Pfizer o Moderna, e prime dosi. Si entra a scaglioni. In questa prima fase, soprattutto i più anziani hanno mostrato oggi qualche segno di insofferenza dopo più di mezz'ora d'attesa all'esterno. Tocca sempre ai volontari della Protezione Civile sedare gli animi.
Dentro, si ritira il modulo e si aspetta il proprio turno seduti e a quell'ora la fila fatica a scorrere, nonostante l'eliminacode segni mediamente una settantina di utenti in coda. Quando scatta il numero con la postazione abbinata si ritira il fascicolo nel caso della seconda dose e si passa dal desk dei medici per la consulenza. Poi si fa un'altra fila, più breve, per l'inoculazione.
Nonostante il sistema di climatizzazione, i ventagli sventolano vorticosamente, quando il termometro in città segna 35 gradi. A parte la fascia oraria considerata più critica, è plausibile che sia necessario comunque qualche giorno perché le operazioni vadano a regime.