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Cronaca

Viaggi della speranza e spese mediche per curare la figlia: "Così siamo sfuggiti all'usura"

La storia di una coppia di coniugi di Foggia, che ha evitato di perdere la casa e finire nelle mani degli strozzini grazie alla Fondazione Antiusura 'Buon Samaritano'

Tra le pieghe dei drammi e della disperazione di quanti si rivolgo alla Fondazione Antiusura 'Buon Samaritano' di Foggia, ci scorgono storie che fanno della forza e della speranza il loro punto di forza. Una di queste, è quella raccontata da Gianni, un volontario della Fondazione che da anni presta la sua opera nell’ascolto di coloro che vivono una storia di disagio e di dolore, esistenziale ed economico. La storia è quella di una coppia, che ha bussato alla porta del 'Buon Samaritano' nel 2015.

La malattia della figlia, i 'viaggi della speranza' e le spese

La vita dei coniugi, con la nascita della loro piccola, affetta da una grave patologia, è cambiata in tutto. Per assistere quotidianamente la figlia, la mamma ha dovuto rinunciare alla sua attività lavorativa e il papà è stato costretto a ridurre notevolmente i suoi impegni, diminuendo così anche il suo reddito. Continue spese per cure mediche, viaggi della speranza, personale specializzato, fisioterapia, logopedia. I contributi economici previsti dall'Asl e dell’Inps non erano sufficienti a coprire le spese, e così la famiglia ha dovuto affrontare costi immensi per curare la bambina. Si è indebitata per oltre 30mila euro, compromettendo la propria situazione patrimoniale con diverse rate insolute del mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa. In Fondazione i due genitori hanno confidato la propria condizione debitoria, che presentava mensilità arretrate e diversi altri passivi. Nessuna banca era disposta a ristrutturare la loro posizione.

Il rischio di finire nella morsa dell’usura era altissimo

Il rischio di finire nella morsa dell’usura era altissimo, quello di perdere la propria casa ancora più alto. Ma la Fondazione arriva laddove gli istituti di credito si fermano per Crif compromesse o mancanze di garanzie adeguate. La mole di debiti, che sembrava insormontabile, è stata “riorganizzata” in un’unica rata sostenibile. E oggi la famiglia vive con più serenità. "Ha ritrovato - è quello che mi auguro, scrive su FB il volontario Gianni - quella letizia e quella gioia, necessarie alla crescita della loro bambina e della loro unione. Amici e amiche, vinciamo l’indifferenza insieme, aiutiamo chi vive un profondo disagio economico; la Fondazione Buon Samaritano può fornire suggerimenti, appoggio e sostegno grazie al contributo di professionisti disponibili e preparati, assolutamente volontari, che consigliano e aiutano nel percorso di uscita dal tunnel del disagio economico".  “Aiutiamo i fratelli che sono nel bisogno a fidarsi di Dio e della nostra solidarietà per trasformare esperienze di disperazione presenti in tante famiglie in prospettive di speranza”. Sono le parole di Madre Teresa di Calcutta che guidano la Fondazione Buon Samaritano ininterrottamente dall’anno 1995 ad oggi.

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