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Cronaca Cagnano Varano

Processo Papantuono: la difesa rimescola le carte in aula, ma "la procedura è inesistente". Udienza rinviata a febbraio

L’udienza si è conclusa con il rinvio al prossimo 12 febbraio, quando si interloquirà sull'acquisizione della documentazione nel fascicolo dibattimentale; dopodiché si procederà con la richiesta di eventuali nuove prove o con la chiusura dell'istruttoria

Tre testi in lista. La difesa ne cita solo uno, ma rinuncia all’esame diretto, lasciando campo libero a procura e parti civili. Poi preannuncia la volontà di procedere con il Riesame. La Corte è interdetta, la controparte non ci sta: la procedura non è prevista dal Codice.

Colpo di scena, questa mattina, al Tribunale di Foggia, dove si sta celebrando il processo penale a carico di Giuseppe Papantuono, 65enne di Cagnano Varano accusato dell’omicidio del maresciallo maggiore Vincenzo Di Gennaro, avvenuto nell’aprile di due anni fa.

L'avvocato dell'imputato, Angelo Di Pumpo, prova a rimescolare le carte in aula, inseguendo una facoltà inammissibile perchè non prevista dalla norma. 

La Corte è stata così costretta a riunirsi in Camera di Consiglio per confrontarsi sulla procedura. Rigettata la richiesta di ascolto della teste, in lista insieme ad un medico del Sert e al responsabile sanitario del carcere, che però non sono stati nemmeno citati dalla difesa.

L’accusa si è opposta alla mancata citazione (“non sussistono o non sono stati presentati validi motivi”), che è stata accolta.

L’udienza si è quindi conclusa con il rinvio al prossimo 12 febbraio, quando si interloquirà sull'acquisizione della documentazione nel fascicolo dibattimentale; dopodiché si procederà con la richiesta di eventuali nuove prove (ex art. 507 c.p.p.) o con la chiusura dell'istruttoria.

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