'Boccone fatale' a colazione, donna morta dopo 24 ore di agonia: tre medici davanti al Gup
Dei tre professionisti, due hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato; l'altro sarà giudicato davanti al tribunale ordinario. Il gup Sicuranza si è riservato la decisione. A costituirsi parte civile sono stati i familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Saverio Battista
E’ stata celebrata ieri mattina, davanti al gup del Tribunale di Foggia, Antonio Sicuranza, l’udienza preliminare del procedimento a carico di tre medici, tutti dipendenti di Asl Foggia, chiamati a rispondere per la morte di una 61enne di Orta Nova, spirata dopo 24 ore di agonia e una serie di trasferimenti di ospedale in ospedale (qui la vicenda).
La donna, infatti, è deceduta a seguito di un ‘boccone fatale’, un ‘pezzo’ di cornetto ingurgitato a colazione, sfuggendo al controllo di chi doveva vigilare su di lei, all’interno del Crap di Cerignola, la struttura assistenziale nella quale era ricoverata per un disturbo bipolare che la induceva, a volte, ad ingoiare alimenti senza masticarli,
Dei tre professionisti, due hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato: si tratta del medico responsabile del Crap di Cerignola, che avrebbe omesso “di adottare misure precauzionali e di assistenza durante la consumazione dei pasti della paziente”, e di un medico anestesista dell’ospedale di Cerignola, che avrebbe prescritto, per la donna, “il trasporto a Foggia, nonostante le gravissime condizioni in cui versava la paziente”.
Il terzo specialista, medico del 118, sarà giudicato davanti al tribunale ordinario, perché avrebbe omesso “di trasportare immediatamente la paziente presso il pronto soccorso di Cerignola”. Il gup si è riservato la decisione sull’accoglimento dei giudizi; il nodo verrà sciolto nella prossima udienza fissata il 20 marzo. A presentare istanza di costituzione di parte civile sono stati i familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Saverio Battista.
