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Cronaca

Ruba identità a un sacerdote di Foggia, poi con una scusa tenta di truffare 1500 euro a un altro parroco

A quel punto al gallipolino 'Don Matteo' non è rimasto che rivolgersi ai poliziotti del commissariato di Gallipoli, i quali, dopo un’articolata attività investigativa sono risaliti all’identità del truffatore, un 20enne di Andria

Gli agenti del commissariato di Gallipoli hanno denunciato un giovane 20enne di Andria per il reato di tentata truffa: vittima un sacerdote di Gallipoli, che il mese scorso ha ricevuto una chiamata Whatsapp con un numero al quale era associata una foto raffigurante un altro sacerdote: "Sono don Franco Amatulli della diocesi di Taranto"

Nel corso della conversazione ha fatto riferimento alle difficoltà economiche di una ragazza madre della città salentina che da lì a poco sarebbe stata sfrattata dall’abitazione in cui viveva per non aver corrisposto per cinque mesi il canone di locazione.

Il finto sacerdote, continuando nel racconto, ha riferito di non poter uscire di casa perché positivo al Covid-19, chiedendo alla vittima, fino a quale momento ignara del tentativo di truffa - la cortesia di poter versare 1500 euro sulla carta Poste-Pay intestata alla stessa ragazza, con la promessa che avrebbe restituito, con un suo bonifico successivo, quanto anticipato.

Terminata la chiamata, il finto sacerdote ha inviato la foto della carta prepagata e i dati per effettuare il versamento.

Non vedendosi accontentato nella richiesta di denaro, ha cominciato a vessare la vittima con chiamate e messaggi.

A quel punto, è nato il sospetto che dietro la richiesta di aiuto in realtà ci fosse una vera e propria truffa. Sospetto che è diventato ancora più fondato quando il vero sacerdote ha incalzato di domande il truffatore, al fine di poter avere quante più informazioni possibili sul caso e così attivare la corretta procedura di solidarietà attraverso il canale della Caritas.

Il sacerdote di Gallipoli, a quel punto, ha indossato i panni di 'Don Matteo' e dopo una piccola indagine ha scoperto che il presunto don Franco Amatulli della diocesi di Taranto, in realtà era un altro sacerdote della Curia di Foggia, a cui tempo fa è stata rubata l’identità digitale.

Versione confermata al sacerdote di Gallipoli dalla stesso parroco, che, peraltro, aveva denunciato già i fatti.

A quel punto al gallipolino 'Don Matteo' non è rimasto che rivolgersi ai poliziotti del commissariato di Gallipoli, i quali, dopo un’articolata attività investigativa sono risaliti all’identità del truffatore, un 20enne di Andria con precedenti specifici commessi tutti ai danni di suore e altri appartenenti al clero anche di altre province, tra cui Genova, Sulmona, Gioia del Colle, Andria, Firenze, Bologna e Milano.

Inoltre, grazie alla collaborazione con i colleghi del commissariato di P.S di Canosa di Puglia, che erano già stati coinvolti in altre attività investigative a seguito di denunce per truffa, a casa del truffatore è stata trovata e sequestrata la carta Poste-Pay che era stata inviata tramite foto al sacerdote di Gallipoli, il telefono cellulare con cui aveva inoltrato le chiamate whatsapp e anche la sim card con cui aveva effettuato la chiamate.

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