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Cronaca Cerignola

L’incidente è vero, ma il conducente diventa passeggero: così volevano truffare l’assicurazione

L'attività della polizia ha permesso di smascherare la frode architettata: i due complici volevano ottenere un indennizzo che non avrebbero potuto incassare se il proprietario del mezzo fosse risultato come conducente e non trasportato

Sventato un tentativo di truffa ai danni di una nota agenzia assicurativa nazionale. E' l'esito di una minuziosa indagine condotta dagli agenti della Polizia Stradale - Sottosezione di Vieste, coadiuvati dalla Polstrada di Foggia, che ha portato alla denuncia di due uomini di Cerignola, uno dei quali pluripregiudicato.

I due, secondo quanto accertato, avevano simultato una falsa dinamica di un evento infortunistico per ottenere illecitamente un ingente risarcimento danni. I fatti risalgono allo scorso luglio, quando sulla Provinciale 45 bis, in agro di San Giovanni Rotondo, si è verificato un grave incidente stradale tra una autovettura e una motocicletta.

Il conducente di quest'ultimo veicolo, viaggiava senza trasportare alcun passeggero, con altri motociclisti proveniva dalla SP 60 (strada rettilinea) lato Zapponeta con direzione San Giovanni Rotondo; distanziandosi dagli altri con una repentina accelerazione, imboccava contromano e a gran velocità l'incrocio con la SP 45 e e lo svincolo con la SP 89 andando ad impattare contro un'auto che proveniva dalla SP 45 bis.

Il motociclista, dopo essere stato sbalzato in alto, è ricaduto tra l'auto e l'incrocio, privo di conoscenza e in gravi condizioni. Qualche tempo dopo, precisamente il 1° ottobre, un uomo si è presentato negli uffici della Sottosezione di Vieste, accompagnato dal padre del motociclista che aveva provocato il sinistro, addossandosi ogni responsabilità circa l'incidente. Lo stesso dichiarava di essere alla guida della moto e e che il proprietario della stessa fosse presente come passeggero.

Il 20 ottobre, poi, il vero proprietario del mezzo ha chiesto alla propria compagnia assicurativa l'attivazione della pratica risarcitoria per l'accaduto, per danni fisici patiti in qualità di trasportato. L'attività della polizia però ha permesso di smascherare la frode architettata dai due uomini: i due infatti volevano ottenere un indennizzo (da ripartire in parti uguali) che non avrebbero potuto incassare se il proprietario del mezzo fosse risultato come conducente e non trasportato. I due sono stati denunciati.

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