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Giovedì, 18 Aprile 2024

VIDEO | Signora in lacrime: "Mi hanno fregata". Il figlio della vittima ai foggiani: "Fate attenzione"

La possibilità di ricevere un rimborso di 22mila euro, somma che fa gola a tutti; l’ostentata (ma fasulla) conoscenza - addirittura amicizia - con il figlio delle vittime; i modi gentili e affabili di un uomo sulla cinquantina.

Sono stati questi, ancora una volta, gli elementi che, messi ‘a sistema’, hanno costituito l’ennesima truffa messa a segno a Foggia, ai danni di Paolo e Giuseppina, due coniugi di 85 e 79 anni, vittime di un raggiro.

Il fatto è successo ieri mattina, nella loro abitazione in via Ufo La Malfa. Un presunto impiegato delle Poste, poi riciclato come dipendente dell’Inps, ha bussato alla loro porta e, spacciando una stretta conoscenza con il figlio della coppia (con tanto di telefonata rassicurante), è riuscito a farsi consegnare 1100 euro in contanti - ovvero la pensione appena prelevata, a fronte dei 1380 chiesti per avviare la presunta pratica per il rimborso ventilato - e 600 euro prelevati in tutta fretta mediante la carta bancoposta, consegnata all’impostore insieme al codice pin. Non è il primo colpo messo a segno in città con questa tecnica: si tratta, infatti, dell’ennesimo “canovaccio” che uno o più truffatori senza scrupoli stanno “recitando” nei quartieri periferici di Foggia, mietendo sempre più vittime. Ai microfoni di FoggiaToday, la disperazione delle vittime e la rabbia del figlio Carmine che lancia l’appello, a tutela degli altri anziani del Rione. IL VIDEO

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