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Cronaca

Trivelle su trivelle: l’Adriatico nel mirino dei petrolieri, “tanto i cetacei potranno allontanarsi”

Il Ministero dell'Ambiente ha emanato due decreti per prospezioni con la tecnica dell'airgun, 150mila ettari di mare da Bari a Brindisi. La società proponente è la Global Petroleum Limited

Due decreti di compatibilità ambientale positivi per prospezioni con la tecnica dell’airgun che interessano complessivamente 150mila ettari di mare pugliese (da Bari a Brindisi), sono stati emanati dal Ministero dell’Ambiente lo scorso 14 ottobre. La società proponente è la Global Petroleum Limited. Questi i comuni interessati: Giovinazzo, Bari, Fasano, Mola di Bari, Monopoli, Brindisi, Ostuni, Molfetta, Carovigno, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Polignano a Mare.

L'iter era stato avviato a giugno 2014 (“come al solito, fuori tempo massimo rispetto a quanto previsto dal testo Unico dell'Ambiente D.lgs.152/2006 che prevede la possibilità di richiedere integrazioni solo entro 30 giorni dalla data di scadenza del periodo per le osservazioni del pubblico, in questo caso agosto 2014”).

A novembre 2014 il Ministero aveva concesso ai petrolieri la possibilità di inviare integrazioni progettuali, giunte a gennaio 2015. Poi ben quattro pareri del Comitato VIA, il primo a febbraio 2015 e l'ultimo ad aprile 2016, che sostituivano di volta in volta le prescrizioni del parere precedente. Ora i due decreti finali. 

A scagliarsi contro il Governo Renzi la segreteria operativa del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’acqua: “Si tratta dell'ennesimo assalto al mare Adriatico a conferma che il Governo Renzi crede solo nello sfruttamento intensivo dell'ambiente; altro che sostenibilità ambientale e chiacchiere sui cambiamenti climatici! Rinnoviamo l'appello per un Adriatico libero dai petrolieri: il nostro mare comune è troppo vulnerabile e fragile per subire i molteplici attacchi a cui è sottoposto”.

Nell'ultimo parere del Comitato VIA si legge “che il rischio per i cetacei si ridurrà perché potranno, testualmente, "allontanarsi dall'area di progetto". Sarebbe come dire che in un parco nazionale è tollerabile lanciare petardi e far allontanare un'aquila reale in cova dal nido”.

Il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’acqua conclude: “A parte il fatto che se i cetacei scelgono di frequentare una certa area ci sarà un perché (ricercano cibo; si riproducono ecc.), ricordiamo che il Ministero sta rilasciando pareri favorevoli per la ricerca con airgun praticamente su tutto l'Adriatico. I cetacei dovranno cambiare le loro abitudini, in un continuo "allontanarsi" dal proprio habitat. Complimenti al Ministero dell'Ambiente”.

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