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Cronaca Isole Tremiti

“Il Ministero dell’Ambiente autorizza le trivellazioni alle Isole Tremiti”

L'assessore all'Ambiente Lorenzo Nicastro commenta la notizia di parere positivo alle prospezioni richieste da Petroceltic: "Non ci daremo per vinti e ricorreremo in tutte le sedi giurisdizionali"

Il Ministero dell'Ambiente ha autorizzato la Petroceltic a procedere con le trivellazioni alle Isole Tremiti. La notizia è piombata oggi in Regione come un fulmine a ciel sereno, ma è stata presa alla vigilia di Ferragosto.

“Apprendo oggi da comunicazione ufficiale che alla vigilia di ferragosto il Ministro dell'Ambiente ha autorizzato le prospezioni richieste da Petroceltic nei pressi delle isole Tremiti. Riteniamo che si tratti di una offesa alla dignità della nostra Regione e degli altri enti locali che si erano espressi negativamente rispetto alla prospettiva di vedere il nostro mare violentato dalla corsa all'oro nero"  è il duro commento dell'assessore regionale Lorenzo Nicastro.

"E' una ulteriore conferma della sensazione di marginalizzazione della Puglia. Speravamo che questo atteggiamento, in considerazione dell'attenzione e della collaborazione avviate sulla vicenda Taranto, fosse ormai consegnato al passato. Ma evidentemente non è così” aggiunge.

LUCIO DALLA A TERMOLI: VIDEO DI MICHELE SEPALONE

Minaccia che sembrava esser stata scongiurata dopo le dirompenti manifestazioni di Termoli prima e di Monopoli dopo. Ma così non è stato. Da Prestigiacomo a Clini la sostanza non cambia. "In prospettiva si concretizza uno scenario allarmante per il nostro mare e per la vocazione turistica della nostra regione" tuona Nicastro.

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"Il rischio di un 'embargo' sulle nostre coste ad opera delle multinazionali del petrolio prende sempre più corpo. Il parere del Ministero conferma la direzione ostinata del Governo nazionale – prosegue Nicastro – verso lo sfruttamento massivo delle fonti energetiche fossili e, riteniamo, crea un pericoloso precedente per il destino del nostro mare. Ci sono numerose altre richieste di prospezioni geosismiche che giacciono in attesa di essere autorizzate dal Ministero.

PETIZIONE "NO TRIVELLE": FIRMA ANCHE TU

Se fino ad ora nutrivamo qualche speranza di ravvedimento nelle scelte di politica energetica nazionale che servisse a scongiurare la corsa al petrolio nel basso Adriatico, adesso abbiamo l'amara certezza che anche le altre richieste di prospezione, verosimilmente, saranno autorizzate.

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“Fin da ora dico che non ci daremo per vinti e che  oltre a ricorrere in tutte le sedi giurisdizionali, proseguiremo con le modalità civili proprie dei pugliesi a manifestare il nostro dissenso e la nostra protesta nella battaglia per affermare il diritto della Puglia a progettare un futuro diverso rispetto a quello che altri pensano di disegnare. Invito i pugliesi tutti, oltre che i rappresentanti delle istituzioni e coloro che siedono in parlamento eletti nella nostra regione, ad aiutarci a sostenere questa battaglia”.

COMMENTO DI INTRONA - Irritante, spiazzante e delude profondamente": così il presidente del consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, definisce l'iniziativa del ministro Clini di autorizzare le prospezioni di idrocarburi della multinazionale Petroceltic, al largo delle isole Tremiti. Introna sottolinea che la firma è stata apposta "in pieno clima vacanziero" e attacca il ministro.

"Clini - sostiene Introna in una nota - non può venire in Puglia e vestire alternativamente i panni del dottor Jeckill e di mister Hyde. Abbiamo apprezzato la determinazione con la quale ha difeso le ragioni dell'occupazione, in una questione ambientale delicata come quella tarantina, ma ci lascia sconcertati apprendere che nello stesso tempo, con il Paese distratto dal Ferragosto imminente, ha dato il via libera a quella che da sempre consideriamo una pericolosa aggressione ad uno dei nostri patrimoni naturali importanti". Il 'si'' del ministro, fa sapere Introna, è intervenuto il 7 agosto e interessa un'area a ridosso del parco marino delle Tremiti, nonostante il parere contrario delle Regioni Puglia e Molise. "Al di là del delitto che si vuole commettere ai danni di un'area paesaggistica di pregio straordinario" conclude Introna, la decisione del governo nazionale rappresenta per il presidente del consiglio regionale pugliese "una violenza alla Puglia e a quanti guardano all'ambiente e confidano in un futuro di mare pulito, di aria sana, di sole e salute".
 

 

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