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Cronaca

Transizione energetica in Puglia: i benefici della decarbonizzazione di città, infrastrutture pubbliche ed edifici

Grazie al Protocollo di intesa sottoscritto con Anci Puglia si inaugura oggi un percorso di iniziative dedicato al tema della decarbonizzazione di città, infrastrutture pubbliche ed edifici che prevede un roadshow nelle principali province pugliesi.

Edison Next, società del Gruppo Edison, continua il suo percorso a fianco del territorio pugliese, avviando un roadshow territoriale con l’obiettivo di supportare le Pubbliche Amministrazioni nella decarbonizzazione di edifici pubblici, porti, illuminazione pubblica e nella diffusione della mobilità sostenibile.

Percorso inaugurato oggi a Bari che proseguirà facendo tappa nelle province di Taranto, Brindisi, Lecce, Foggia, Bari e Barletta-Andria-Trani, secondo quanto previsto dal Protocollo d’Intesa, siglato da Edison Next e Anci Puglia.

Il primo appuntamento del roadshow è stata l’occasione per presentare agli stakeholder locali lo studio 'Le opportunità di decarbonizzazione della Puglia', realizzato da Edison Next in collaborazione con il Politecnico di Milano.

L’evento è stato organizzato in partnership con Anci Puglia, Confindustria Puglia e il Politecnico di Milano e ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessore all’Ambiente di Bari Pietro Petruzzelli, il Presidente Anci Puglia Ettore Caroppo, il Presidente Confindustria Puglia e Bari Bat Sergio Fontana e il Ceo di Edison Next Giovanni Brianza.

Dichiara Giovanni Brianza Ceo di Edison Next: "Con oggi inauguriamo un percorso virtuoso al fianco dei comuni pugliesi, che parte dalla conoscenza di questo territorio, delle sue esigenze e dei suoi obiettivi di transizione energetica per poi individuare progettualità di ampio respiro con il duplice obiettivo di ridurre consumi e impatto ambientale delle realtà locali e garantire la competitività e l’attrattività di questo territorio. È possibile raggiungere notevoli benefici già nel breve periodo, grazie ad azioni mirate, di semplice e rapida realizzazione, come l’efficientamento dei corpi illuminanti che comporterebbe un risparmio energetico pari all’80%. Agendo invece su edifici come scuole, ospedali e tribunali si potrebbero abbattere i consumi di circa il 54% nel medio periodo".

Afferma Michele Emiliano: “Questa è una giornata che rimarrà nella memoria della mia vita perché si realizza un sogno, un po' come quando riaprimmo il Teatro Petruzzelli: ero quasi incredulo. Adesso quasi non ci credo che le aziende più importanti d’Italia stanno lavorando determinate alla decarbonizzazione del territorio e delle imprese in Puglia, già nella fase iniziale di produzione dell’energia e di produzione dell’acciaio. Mi riferisco a Edison Next ma anche a Dri, che sta costruendo i forni per la produzione di acciaio senza carbon-coke. Quando un quinquennio fa ne parlai a Bruxelles, persino la Commissione Europea rimase stupita. Come Regione Puglia suggerimmo di finanziare la siderurgia e altre attività industriali inquinanti per favorire la transizione ecologica. Oggi Edison Next affianca le amministrazioni pubbliche e interviene per produrre le quantità di idrogeno necessario per questo passaggio tecnologico. È una svolta, una rivoluzione industriale che abbassa le emissioni di sostanze inquinanti e restituisce, in particolare all’Italia, una libertà strategica. Mentre carbone e altri combustibili fossili, dobbiamo importarli dall’estero, con l’idrogeno possiamo produrre energia elettrica a costi compatibili con il ciclo industriale”.

Come gestire al meglio la transizione energetica, la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente nei diversi ambiti della pubblica amministrazione in un percorso integrato? Lo studio si configura come uno strumento per supportare le amministrazioni locali nel percorso di decarbonizzazione dei propri territori, evidenziando i vantaggi - ambientali, sociali ed economici – che porterebbe la realizzazione di interventi integrati volti alla riqualificazione energetica di edifici pubblici, porti, illuminazione pubblica e alla diffusione della mobilità sostenibile.

Partendo da un’analisi della situazione attuale di edifici, città e porti in termini di emissioni, consumi e costi energetici e da un approfondimento del quadro regolatorio europeo, nazionale e regionale in materia di decarbonizzazione, sono state identificate le soluzioni tecnologiche implementabili nei vari ambiti e i relativi benefici ambientali ed economici attesi al 2030.

I benefici attesi per il territorio pugliese si concretizzerebbero complessivamente in emissioni evitate pari a 809.000 tonnellate di CO2 all’anno (equivalenti alla quantità assorbita da 36 milioni di piante), in un risparmio di energia pari a 879 gigawattora all’anno e in una riduzione della spesa energetica di circa 124 milioni di euro all’anno.

Per quanto riguarda il tema edifici, sono state prese in esame circa 4.000 strutture tra scuole, tribunali e ospedali, individuando un potenziale di riduzione dei consumi di circa il 54% e delle emissioni di CO2 pari a 147.000 tonnellate all’anno e di riduzione dei costi energetici pari a circa 69 milioni di euro all’anno.

In ambito illuminazione pubblica è emersa una possibile riduzione dei consumi pari all’80% (-247 gigawattora/anno), corrispondente a una diminuzione di emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 68.000 tonnellate all’anno e a un risparmio a livello di costi energetici di 48 milioni di euro all’anno.

La mobilità sostenibile, grazie a un incremento di veicoli elettrici circolanti pari a 235.000 e all’installazione di 2.000 nuovi punti di ricarica, vedrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 537.000 tonnellate all’anno.

Infine, nell’ambito dei principali Porti della Puglia (con focus su Bari, Brindisi e Taranto) sono state individuate le aree di parcheggio e di edifici potenzialmente utilizzabili per l’installazione di impianti fotovoltaici, sono stati identificati possibili interventi per l’efficientamento dell’illuminazione e per l’elettrificazione delle banchine. Il risparmio potenziale generato a livello di costi energetici è risultato pari a 7,7 milioni di euro con una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera di circa 57.000 tonnellate all’anno.

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