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Cronaca

Ferragosto fuori porta, week-end da 'bollino rosso' sulle strade italiane: in viaggio un italiano su due

Bollino rosso per la giornata di oggi. Il flusso di veicoli diminuirà un po' nella giornata di domani, sabato 15, e nella mattinata di domenica (bollino giallo) per poi tornare intenso (bollino rosso) domenica sera, con i rientri

Un italiano su due (il 54%) si metterà in viaggio per Ferragosto. Le autostrade italiane si preparano ad essere invase dalle automobili in quello che si prefigura come un week-end da bollino rosso.

È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè, pubblicata da Today.it, in occasione del weekend da bollino rosso sulle strade italiane per Ferragosto, pesantemente condizionato dagli effetti della pandemia che ha ridotto del 14% gli spostamenti rispetto allo scorso anno. 

Per un 20% degli italiani - sottolinea la Coldiretti - il Ferragosto 2020 sarà un giorno come tutti gli altri, magari da passare al lavoro per recuperare il tempo perso con il lockdown, e un altro 26% resterà a casa a riposare. Praticamente azzerate a causa delle misure sul distanziamento sociale le presenze a manifestazioni pubbliche, dai concerti alle sagre. Nonostante ciò però il weekend di Ferragosto rimane per molti italiani il momento clou delle vacanze, che anche nell’estate del coronavirus hanno scelto agosto per prendersi una pausa.

Bollino rosso per la giornata di oggi, per quanto riguarda il traffico, che diminuirà un po' nella giornata di domani, sabato, e nella mattinata di domenica (bollino giallo) per poi tornare più intenso (bollino rosso) domenica sera, a causa dei rientri. Divieto di transito per i mezzi pesanti superiori a 7,5 t dalle 16 alle 22 di oggi e dalle ore 7 alle 22 il fine settimana. 

Con le ultime partenze salgono infatti a 21,1 milioni gli italiani che hanno deciso di concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa ad agosto nell'estate 2020, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè. Se la spiaggia - aggiunge Coldiretti - resta la meta preferita, cresce la montagna e il turismo di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città anche per l'assenza degli stranieri.

Un fenomeno favorito anche - sottolinea Coldiretti - dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. In Italia i centri sotto i 5mila abitanti sono, infatti, 5.498, quasi il 70% del totale, secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat, ma vi risiede solo il 16% degli italiani, pari a 9,8 milioni di abitanti, pur rappresentando il 54% dell'intera superficie nazionale. Ma in molte regioni il territorio coperto dai borghi arriva anche al 70%.

Un paesaggio fortemente caratterizzato - spiega la Coldiretti - dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti, che contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico. Si tratta per la Coldiretti di un valore aggiunto non solo ambientale ma anche di armonia e bellezza per l'Italia che rappresenta anche un elemento di attrazione turistica che identifica il Belpaese all'estero, di cui l'agroalimentare Made in Italy è senza dubbio il fiore all'occhiello. Non a caso, segnala infine la federazione degli imprenditori agricoli, il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l'indagine Coldiretti/Symbola nasce proprio nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari

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