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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Terrorismo a Foggia: catturato il collaboratore dell'associazione che impartiva lezioni di Isis ai giovani

Marocchino identificato all'aeroporto di Bologna mentre si apprestava a lasciare il territorio nazionale. Decreto di espulsione da parte del Prefetto di Foggia: era il collaboratore stretto di Abdel Rahama Moy

Nella serata di ieri la Polizia di Stato ha sottoposto a provvedimento di espulsione, emesso dal Prefetto di Foggia, il cittadino marocchino O.M di circa 40 anni non in regola sul territorio nazionale; nei confronti dell’uomo è stato anche disposto il divieto di rientro in area Shengen per dieci anni in quanto pericoloso per la Sicurezza Nazionale.

Lo straniero è stato identificato presso lo scalo aereo di Bologna mentre si apprestava a lasciare il territorio nazionale. Alla sua individuazione si è giunti grazie ad articolati controlli presso gli aeroporti da parte della Polizia di Frontiera ed allo scambio info-investigativo tra le varie articolazioni della Polizia di Stato impegnate nel contrasto e prevenzione del terrorismo internazionale riconducibile all’Isis, secondo le recenti direttive impartite dalla direzione centrale della Polizia di Prevenzione.  

O.M era emerso nell’ambito delle indagini -  coordinate dalla Procura Distrettuale di Bari  e condotte dalla Digos della Questura di Bari con l’ausilio di quella di Foggia – che lo scorso 27 marzo avevano portato all’arresto di Abdel Rahama Moy, presidente dell’associazione 'Al Dawa' di Foggia per i reati di associazione terroristica ed apologia del terrorismo.

In particolare, in quel contesto di indagine -  operazione 'Bad Teacher',  O.M  si era evidenziato quale stretto collaboratore dell’arrestato in occasione degli incontri che quest’ultimo era solito tenere a giovanissimi di seconda generazione all’interno dell’indicata associazione finalizzati a suscitare nei suoi allievi l’adesione all’Isis. In ordine alla carcerazione di Moy il Tribunale del Riesame di Bari, confermando l’impianto accusatorio, ha recentemente rigettato l’istanza di scarcerazione che era stata presentata dalla difesa. 

Inoltre, a completare il quadro di pericolosità del marocchino espulso le indagini avevano permesso di documentare i suoi collegamenti anche nel web con il terrorista ceceno Bombataliev Eli (tratto in arresto a Foggia il 5 luglio 2017 nell’ambito dell’operazione della DIGOS di Bari e Foggia denominata 'Caucaso connection' ed il 23 aprile di quest'anno condannato per i reati di associazione terroristica e istigazione a commettere attentati alla pena di 5 anni dal Tribunale di Bari), nonché con altri internauti affiliati all’ISIS sui cui profili Facebook erano state riscontrate svariate immagini di armi.

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