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Cronaca

Terremoto in Emilia: foggiani terrorizzati, studenti tornano a casa

Prosegue lo sciame sismico. Ci sono molti concittadini foggiani che a Bologna, Ferrara, Modena, Parma e Reggio Emilia stanno prendendo d'assalto treni e autobus che portano in Capitanata

La terra in Emilia continua a tremare. Le scosse d’assestamento si susseguono a distanza di poche ore l’una dall’altra. Aumenta la tensione e cresce la preoccupazione per chi da  lontano segue il destino dei propri parenti attraverso il racconto, talvolta tragico, delle cronache locali.

In questi casi telefoni e social network sono (non)luoghi indispensabili per accorciare distanze ed alleviare le paure.

Molti studenti stanno ritornando a casa. Alcuni ci segnalano che stanno pensando di anticipare persino il rientro in famiglia che solitamente avviene l’ultima settimana di luglio, al termine delle rispettive sessioni d’esame.

Tra questi ci sono anche un nutrito numero di concittadini foggiani che a Bologna, Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Modena stanno prendendo d’assalto treni e autobus che portano in Capitanata.

Dalle 19.40 del 18 maggio fino alle prime ore del mattino lo sciame sismico non si è mai arrestato. Il picco la notte del 20 maggio quando una scossa di magnitudo 5.9 della scala Richter ha creato morti, crolli, panico e feriti.

Numerosi sono stati anche i messaggi giunti in redazione da parte dei nostri lettori che si sono lasciati andare al racconto di quei secondi interminabili, lo spavento di ore e giorni presi in prestito dall’angoscia.

Un terremoto tremendo che ha riportato la memoria indietro di qualche anno, all’aprile del 2009, quando all’Aquila persero la vita Ilaria Placentino e Luciana Capuano di San Giovanni Rotondo d Angela Pia Cruciano di San Nicandro Garganico.

 

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