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Cronaca

Trovata la cura per scongiurare ictus e infarti. Nell’equipe medica, c’è anche un ricercatore foggiano

Giorgio Gentile del Royal Cornwall Hospital tra i protagonisti dell'equipe diretta dal dottor Verdecchia dell'Ospedale di Assisi della Usl Umbria 1. Dopo anni di studi sono stati individuati i valori per contenere l'ipertensione arteriosa, tra le cause principali di infarti e ictus

Il grande lavoro di una grande equipe, che farà parlare molto di sé. Un grande risultato per la sanità umbra, ma non solo. 20 anni di studi, 53mila pazienti monitorati, per riuscire a ideare una terapia in grado di contenere l’ipertensione arteriosa, patologia piuttosto diffusa in tutto il mondo, tra le principali cause di infarto del miocardio e ictus cerebrale.

A guidare l’equipe, il dottor Paolo Verdecchia, direttore di Medicina all’ospedale di Assisi della Usl Umbria 1, in collaborazione con i dottori Gianpaolo Reboldi del dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia, Fabio Angeli della Cardiologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Unico ‘esterno’ è il dottor Giorgio Gentile, del Royal Cornwall Hospital in Gran Bretagna ma nativo di Foggia.

Il nome del medico foggiano, insieme a quello degli altri componenti dell’equipe, sono comparsi su “Hypertension”, organo ufficiale dell’American Heart Association, la principale associazione cardiologica al mondo, che ha pubblicato i risultati della ricerca.

Classe 1976, Gentile vive a Truro, città della Cornovaglia, in Inghilterra. Laureatosi all’Università degli Studi di Perugia, è specializzato in nefrologia ed epidemiologia. Dal giugno 2015 lavora alla Royal Cornwall Hospital, dopo le esperienze presso l’Azienda Ospedialiera ‘Bolognini’ a Seriate (BG) nel 2012, agli Ospedali Riuniti di Bergamo (dal 2012 al 2014) e infine al San Raffaele di Milano dal gennaio al maggio 2015.

TERAPIA PER ARGINARE ICTUS E INFARTI

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