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Cronaca

C’era una volta il binario 4, il treno dei lavoratori foggiani

Da una lettera pervenuta in redazione scritta da un foggiano emigrato a Milano per lavoro. Contro la cancellazione del treno della notte, quello dei lavoratori, che partiva dal binario 4

Binario 4 Stazione di Foggia, 10 dicembre 2011 ore 23.00

"Da 10 anni, muniti di borse e valigie, insieme a centinaia di conterranei occupo la banchina del binario 4, negli anni diventato il luogo simbolo delle partenze. Un rito consolidato.

A farci compagnia ci sono fidanzate, genitori e amici. Perché con loro le partenze sono meno dolorose. A Foggia non c’è lavoro e molti di noi sono costretti a pagare dazio su quel binario 4, quel binario che, anche quando si è lontani, funge da cordone ombelicale con la nostra terra, le usanze, gli affetti, i profumi, gli odori, i respiri e i ricordi.

Nonostante il dolore che proviamo ad ogni partenza, quella strada in ferro ci è stata negata da dirigenti pro Frecciarossa, che non hanno mai sentito parlare di quel binario 4 e che non conoscono la 2^ classe.

Quel dolore che proviamo lì, sul binario 4. Dove partivano i treni per i nuovi emigranti.

Chi lavora a Milano per raggiungere Foggia, Pescara o Bari non potrà più partire al termine dell’orario di lavoro e utilizzare la notte per guadagnar tempo prezioso. Dovrà invece posticipare la partenza al mattino, correndo il rischio di non trovare posto e ovviamente pagando di più.

Basti pensare che il 23 dicembre per molti sarà impossibile viaggiare sulla tratta Milano-Foggia e far ritorno in patria. Noi, al contrario dei dirigenti di Trenitalia, corriamo il rischio di trascorrere in stazione la vigilia di Natale.

Così facendo ci hanno tolto l’unica certezza che avevamo: la partenza su quella vecchia strada ferrata. Caro senator Bossi, trascorra in tranquillità un buon Natale, tanto a dividere lo stivale ci sta pensando Trenitalia".

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