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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Non solo merci, allo svincolo di ‘Cervaro’ anche passeggeri. Che fine farà la Stazione?

Landella: “Aprire negoziato sulle opere di compensazione destinate al territorio e alla difesa della strategicità del polo di piazzale Vittorio Veneto”. Miranda: “Stazione di Foggia rischia marginalizzazione”

Trapelate da mesi, la notizia del possibile utilizzo dello svincolo di Borgo Cervaro – nell’ambito dell’Alta Capacità - per il traffico passeggeri (oltre che per il traffico merci), trova conferma nelle parole dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia, riprese dal sindaco Landella:Comprendo e condivido il disappunto per l’ufficializzazione di una prospettiva che non era stata esplicitamente dichiarata quando cominciò e si sviluppò il confronto tra Ferrovie dello Stato ed il territorio. Ipotesi che tuttavia prese corpo in seguito e che fu, a mio avviso, sottovalutata dai livelli istituzionali coinvolti nella vicenda. Un precedente che penso abbia pesato non poco sull’esito che Elia ha annunciato e che deve adesso imporre a tutti la definizione di una nuova modalità di interlocuzione, fondata sulla chiarezza dei progetti e sulla verità delle opzioni lavoro”

Posto che si proceda in tal senso, e “chiarendo formalmente che l’entrata in esercizio del “baffo” per il traffico passeggeri riguarderà eventualmente corse aggiuntive e non sostitutive rispetto a quelle che interessano la stazione di piazzale Vittorio Veneto”, l’attenzione del primo cittadino è orientata alla realizzazione delle opere di compensazione connesse all’entrata in funzione dello svincolo di Cervaro: “Opere di compensazione che con ogni evidenza non possono limitarsi all’attivazione di bus navetta ma che devono riguardare per un verso l’attuazione del progetto del cosiddetto “treno tram”,  e per l’altro una piena e sostanziale valorizzazione del sito di Cervaro, aprendo una riflessione anche sull’opportunità di individuare soluzioni alternative per il traffico passeggeri rispetto all’ipotesi di Cervaro”. Punti irrinunciabili che costituiranno il cuore della trattativa.

Dichiarazioni sottoscritte anche da Luigi Miranda: “Preso atto che la prospettiva di una seconda stazione ferroviaria a Borgo Cervaro è una realtà, occorre aprire un negoziato serio con Rfi diretto a salvaguardare e valorizzare la stazione ferroviaria di piazzale Vittorio Veneto e aprire un ragionamento complessivo su cosa significa per il capoluogo l’entrata in esercizio della bretella ferroviaria di collegamento tra la Bari-Foggia e la Foggia – Caserta”.

Per il presidente del Consiglio, “se è vero che il mancato transito dei treni merci dalla stazione di Foggia alleggerirà il traffico ferroviario e avrà qualche beneficio sull’inquinamento ambientale e acustico, è altrettanto vero che la Stazione di Piazzale Vittorio Veneto rischia la marginalizzazione”.

Perché, precisa, “al centro di un quartiere che vive una profonda crisi d’identità, con grossi problemi di sicurezza e d’integrazione, la Stazione Ferroviaria da finestra sul mondo rischia di diventare un contenitore vuoto. Necessario, quindi, dialogare con Rfi per capire in quale modo intenda compensare la Stazione di Foggia per la forte perdita di ruolo e prestigio, conseguenze dell’inevitabile declassamento di fatto”.

Luigi Miranda conclude: “La Stazione di Foggia dovrà continuare ad essere, come afferma Rfi sul suo sito istituzionale, “un luogo per la città”, e non un non luogo privo di identità e prospettive, mutilato della sua funzione storica. Il Consiglio Comunale dovrà affrontare con necessaria rapidità questa discussione, all’interno del più ampio dibattito sulla mobilità e infrastrutture del capoluogo, quindi anche sull’Aeroporto Gino Lisa”.

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