Da Foggia agli Stati Generali di Villa Pamphili. Da qualche ora il sindacalista Usb Aboubakar Soumahoro è a Roma incatenato davanti all'ingresso di via Aurelia Antica. "Oggi inizio lo sciopero della fame, rimarrò qui finché il governo non ascolterà il grido di dolore di noi invisibili e di tutti gli esclusi, finché il Governo non ci darà risposte chiare sulla riforma della filiera agricola; sul Piano Nazionale Emergenza Lavoro e sulle politiche migratorie".
Con l'hashtag 'Non sono invisibile' Soumahoro lancia l'appello nel ricordo di Mohamed Ben Ali, morto in un inferno di fiamme vicino all'insediamento abusivo della pista di Borgo Mezzanone. "Non lasciateci soli in questa battaglia, ma portateci la vostra solidarietà, le vostre sofferenze e i vostri sogni".
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