“Qualcuno ci aiuti prima che finisca in tragedia”. E’ questo l’appello disperato di ‘Angela’ (nome di fantasia), preoccupatissima per le sorti di sua sorella, da tre mesi costretta a subire angherie, minacce e gesti inconsulti da parte di un soggetto sul quale graverebbero precedenti penali per violenza, minacce di morte e atti osceni in luogo pubblico.

Angela racconta dei primi bigliettini d’amore e dei ripetuti pedinamenti, delle minacce esplicite ricevute da sua sorella ‘Rebecca’ (altro nome di fantasia) dopo il tentativo di allontanare il suo oppressore. Rifiuto che però ha scatenato l’immediata e violenta reazione dello stalker, che avrebbe danneggiato le ruote, i finestrini, il lunotto posteriore e il parabrezza dell’auto della malcapitata. Stufi e preoccupati della situazione, vittima e familiari si sono rivolti ai carabinieri.

Ciononostante, la notte tra l’uno e il due giugno, il molestatore è tornato a colpire tagliando gli pneumatici delle auto di proprietà delle due sorelle. L’ultimo episodio in ordine di tempo risale invece alla scorsa notte, quando le tre autovetture di famiglia – di Angela, Rebecca e del padre – hanno subito il taglio delle ruote.

Preoccupatissima e amareggiata, la sorella della malcapitata evidenzia come ad oggi non sia stato preso ancora alcun provvedimento, “nonostante la Procura abbia a disposizione i biglietti con le minacce scritte, un campione di Dna e le immagini-video che riprendono lo stalker mentre taglia le ruote delle auto”.

Attraverso le pagine di FoggiaToday, si lascia andare a un disperato appello: “Aspettano che venga scritta un’altra triste pagina di femminicidio? Se  dovesse succedere qualcosa di più grave, sappiate che abbiamo insistentemente cercato la protezione della Legge”.