La sottoponeva a continue vessazioni psicologiche, ingiuriandola e denigrandola, proferendole abitualmente frasi offensive, percuotendola in più occasioni con schiaffi alla testa e al corpo e pretendendo di controllare le conversazioni intrattenute dalla minore con il proprio telefono cellulare – che in più circostanze scaraventava a terra, danneggiandolo – o decidere quali abiti potesse indossare e quali persone potesse frequentare.

Stanca del comportamento del ragazzo e delle violenze subite, ha deciso di interrompere la relazione. Non pago dei gravi fatti di cui si era reso protagonista, il 19enne non si è arreso e ha continuato a controllarla nel tentativo di convincerla a tornare sui suoi passi molestandola e minacciando lei e i familiari.

L’ex si appostava nei luoghi frequentati dalla ragazza, pedinandola, contattandola al cellulare sistematicamente e minacciando il nuovo compagno della vittima che se non l’avesse lasciate gli avrebbe fatto del male.

Per questo motivo gli agenti della squadra mobile della questura di Foggia, a seguito di attività investigativa coordinata e diretta dalla locale procura della Repubblica, hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal gip del divieto di avvicinamento alle persone offese, alla loro dimora e ai luoghi frequentati mantenendo un distanza almeno di 300 metri.