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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Terrore a Manfredonia, spari tra le giostre. Bambini e mamme in lacrime: "E' stato un incubo"

Agguato ieri sera in via Scaloria, nell'area mercatale dedicata alle giostre a Manfredonia. Le testimonianze dei presenti e la rabbia dei giostrai, Ferito un uomo di 45 anni

Manfredoniani sotto choc e indignati per il grave fatto di sangue avvenuto intorno alle 2 di notte del 1 settembre, in via Scaloria, nei pressi dell'area mercatale riservata al Luna Park, dal 28 agosto al 2 settembre, dove durante la sparatoria in cui Giovanni La Torre - noto alle forze dell'ordine con precedenti vari - è stato ferito alla coscia, c'erano ancora tante persone tra uomini, donne e soprattutto bambini.

Al momento dell'agguato si è scatenato il panico e un fuggi fuggi generale. Almeno quattro i colpi d'arma da fuoco sparati all'indirizzo del 45enne, tanti quanti i bossoli recuperati dalla polizia, anche quando la vittima era ormai a terra dolorante. "Il terrore negli occhi di tutti grandi e piccoli, famiglie che cercavano riparo dietro le auto e bancarelle e i bimbi agitatissimi, i miei figli compresi. Mai avuta così tanta paura" si legge sui social.

Soccorso da alcuni presenti, il ferito è stato trasportato all'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Grazie alle testimonianze dei presenti, sarebbe stato invece individuato il soggetto che avrebbe aperto il fuoco, con il quale, pare, la vittima avrebbe avuto un acceso diverbio qualche ora prima. Indiscrezioni, queste, che al momento non trovano conferma.

Momenti concitatissimi, tante le testimonianze. Descrive così Raffaella il momento della sparatoria: "Sembrava stessimo in un vero e proprio film. Tanto spavento, terrore, migliaia di gente, bambini, neonati, donne in attesa, mamme che lasciavano passeggini ovunque per correre. Un giorno di festa trasformato in un vero e proprio terrore, ma dove siamo arrivati. Tanta tanta paura e basta. Ho dovuto chiedere di fermare la giostra poiché la mia famiglia, tra cui mio figlio, era su". Così Annamaria: "Abbiamo vissuto attimi di terrore, ho perso mio figlio nella confusione totale, la gente era terrorizzata, i miei nipoti piangevano nel voler trovare il cuginetto". Le fa eco Daniela: "E' stato un incubo, mai vissuta una situazione del genere". E ancora, "Ho sentito mio figlio piangere e urlare al telefono di andarlo a prendere perché qualcuno aveva sparato".

Indignato e sconcertato Giuseppe: "Dopo due anni di restrizioni, finalmente si era tornata a festeggiare la nostra Madonna, si era tornata a fare la processione, erano tornati gli eventi, le bancarelle e le giostre della festa patronale. Tutto questo però, è stato rovinato da un gesto vile e vergognoso. Ricordo quando ero più piccolo, che attendevo con ansia la "Festa Madonna " per avere dai miei genitori il permesso di far mattina per andare alle giostre. Non oso immaginare lo stato d'animo dei ragazzi, nonché quello dei genitori, quando hanno vissuto ed appreso quanto successo. L'ennesimo episodio che accende i riflettori su un tema importantissimo, che ogni livello istituzionale ha il dovere di prendere definitivamente in mano, quello della sicurezza, ma non con azioni spot come quelle a cui siamo stati abituati negli ultimi tempi, ma con il presidio reale dei territori. Manfredonia non è questa, noi manfredoniani non siamo questi".

Dispiaciuti e arrabbiati gli esercenti dello spettacolo viaggiante. I giostrai, dopo le restrizioni e l'interruzione forzata dell'evento, con grande entusiasmo erano tornati dopo due anni a riempire l'area mercatale in occasione della festa patronale della città sipontina. "Siamo indignati, vergognatevi"

Nel primo pomeriggio il sindaco Gianni Rotice - all'esito di un vertice presieduto dal prefetto Valiante, convocato d'urgenza nei locali di Corso Garibaldi a Foggia - ha annunciato l'arrivo dei rinforzi (continua a leggere).

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