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Cronaca

Criminalità sfrontata e violenta a Cerignola: "Basta affidarsi allo spirito di sacrificio degli operatori. E' ora di agire"

Il segretario provinciale Siulp, Michele Carota: "Il commissariato di Cerignola, oltre a meritare una sede più rispondente ai criteri di sicurezza per il personale, andrebbe elevato a sede dirigenziale. Ciò legittimerebbe un aumento dell’organico più adeguato alle esigenze”

“Gli ultimi eventi criminosi verificatisi a Cerignola, non ultimo quello dello scorso lunedì pomeriggio, dove solo per fatalità non si è consumata una tragedia, rendono ancor più faticosi i già insostenibili ritmi tenuti dai poliziotti in servizio presso il commissariato di Cerignola il cui organico, da questa organizzazione sindacale, è ritenuto drammaticamente insufficiente, non fosse altro per la gestione di  tutte le altre previste attività  di prevenzione, contrasto e controllo del territorio che ricomprendono anche quelle investigative”.

Così il segretario provinciale del Siulp, Michele Carota, che lancia l’appello ai vertici dipartimentali del sindacato: “La città di Cerignola, con il trascorrere degli anni, ha visto radicalmente mutare vertiginosamente le proprie esigenze in fatto di controllo del territorio di contrasto e di repressione  alla criminalità”. Il qu adro che Carota offre al segretario generale Felice Romano è complesso.

All’attività ordinaria, “si aggiungono gli indispensabili servizi di ordine e sicurezza pubblica originati dalle note criticità pandemiche oltre alla trattazione delle collaterali attività tipiche dell’autorità di pubblica sicurezza che soddisfano un bacino di utenza abbastanza esteso. Le risorse aggiuntive disposte, pur rappresentando un sospiro di sollievo per il controllo del territorio, costituiscono un ulteriore aggravio di lavoro burocratico per gli operatori in servizio, allorquando devono successivamente gestire gli esiti derivanti dalla quelle specifiche attività”, spiega.

“Il coordinamento delle varie forze di polizia sul territorio, da sempre indicato come una delle tante soluzioni per un’efficiente risposta ad un’adeguata  attività di prevenzione e contrasto alla delinquenza, rimane solo un’ipotesi isolata. Le assegnazioni ministeriali di personale, oramai inesistenti, a fronte dei frequenti pensionamenti genera la forte tentazione di supporre un certo disinteresse dipartimentale alle cennate esigenze”, spiega. “Le condizioni strutturali ed infrastrutturali, nonostante la meritevole sensibilità sia da parte del questore e del prefetto, rappresentano un considerevole problema non di secondaria importanza per l’espletamento dell’attività lavorativa”, spiega.

“Per questa organizzazione sindacale continuare ad affidarsi al consueto spirito di sacrificio degli operatori in servizio, che sia ben chiaro non verrà mai meno, è ingeneroso e non deve passare inosservato. Rimane sempre attuale l’idea che il commissariato di Cerignola, per la propria realtà sociale da sempre  caratterizzata da eventi delittuosi , in questo periodo più efferati e frequenti, oltre a meritare  una sede più rispondente ai necessari criteri di sicurezza per il personale e per le esigenze dei cittadini  possa  anche meritare di essere elevata a sede dirigenziale, ciò legittimerebbe un ulteriore aumento dell’organico sicuramente più adeguato alle esigenze”.

La segreteria provinciale del Siulp in passato ha più volte invocato questa soluzione a cui, però, non si è mai dato seguito. “C’è da dire che in questa provincia, a parte le recenti realizzazioni di importanti presidi di legalità (reparto prevenzione e crimine di San Severo e la Dia), in passato, ha dovuto ingiustamente subire, per ragioni ancora tutt’oggi per niente digeribili, la cancellazione di istituzioni di legalità importanti come il  tribunale di Lucera o come l’austera presenza della Scuola di Polizia. Abbiamo dovuto contrastare caparbiamente il Dipartimento per scongiurare, riuscendoci, la cancellazione di altrettanti presidi di polizia come, ad esempio  la Polizia Postale”, continua.

“Speriamo che oggi ci sia una reale inversione di tendenza. Nell frattempo quello che invece ci interessa principalmente è che i nostri vertici, a partire dalle autorità istituzionali provinciali, prefetto e questore, di cui possiamo testimoniare senza se e senza ma la loro sensibilità, possano adoperarsi per il raggiungimento dei fini che ci accomunano nella speranza, però, che dalla burocrazia dipartimentale non vengano replicati i consueti decreti di organico vecchi di 20 anni che, questa volta potrebbero essere interpretati come infelici eccessi di sarcasmo. Agli operatori di polizia del  commissariato di Cerignola, con tutta la mole di lavoro e con una costante aumento della recrudescenza criminale, la voglia di scherzare è passata da fin troppo tempo”, conclude.

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