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Il Gargano risponde alle bombe e alza la testa: “Da Monte Sant’Angelo un messaggio di speranza”

Partecipato sit-in dopo l'atto intimidatorio ai danni dell'assessore Generoso Rignanese. A scandire undici minuti di silenzio altrettanti rintocchi di tamburo

“La città si è rialzata e speriamo che da Monte Sant’Angelo arrivi un messaggio di speranza per tutta la provincia”. È un imprenditore, Michele Simone, a sintetizzare lo spirito del sit-in di oggi in piazza della Libertà.

A scandire 11 minuti lunghi minuti di silenzio sono stati 11 rintocchi di tamburo: “È il numero assurdo di attentati che ha subito l’intera provincia di Foggia tra amministratori, imprenditori e semplici cittadini”. Le associazioni, i commercianti, la Chiesa, e la comunità hanno voluto testimoniare la loro vicinanza e il sostegno non solo all’assessore Generoso Rignanese, dopo l’incendio della sua auto, ma a tutte le vittime di atti intimidatori.

La Chiesa “vuole dire il ‘noi’ bello di questo territorio, il noi positivo e relazionale, quindi un futuro – ha detto l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo Franco Moscone – Risponde con la sua presenza e rinnovando i suoi valori, di pace, di solidarietà, di buone relazioni e di denuncia, quando serve, e credo che sia importante in questo momento denunciare il male”.

Qualche giorno fa ha partecipato anche all’assemblea cittadina organizzata a Foggia da Libera. “Se contiamo i gesti che la malavita organizzata e le varie mafie vogliono porre sul nostro territorio ci potremmo spaventare – ha aggiunto l’arcivescovo - ma credo che se guardiamo, invece, al positivo che cresce e alle reazioni che ci sono all’interno del nostro popolo e alla volontà di rialzare la testa, allora ci consoliamo e troviamo motivi per andare avanti, perché siamo sulla strada giusta e credo che Monte Sant’Angelo questo lo possa dire”.

Ha risposto presente anche l’Azione Cattolica: “Vogliamo diffondere il profumo della libertà e della bellezza che non lascia spazio a quella paura che vuole soffocare il coraggio e la speranza – ha detto Pasquale Ciuffreda - Non possiamo restare indifferenti”.

“Abbiamo bisogno di una presenza forte da parte dello Stato”, è il grido delle imprese. Domenico Prencipe rivolge un appello ai suoi concittadini: “È arrivato il momento di un cambio di passo, i prepotenti della nostra città vanno isolati dalla nostra comunità”.

Dai social, l’assessore ha ringraziato tutti coloro che hanno scelto di esserci: “Non a Generoso Rignanese ma a tutte quelle persone, chiunque esse siano, che subiscono qualsiasi forma di violenza, sia essa fisica, morale o materiale. Questa è Monte Sant’Angelo, non altro - ha scritto - Lo Stato c'è e ci sarà, lo vedremo prestissimo ne sono sicuro, ma è ancora più importante che nessuno di noi, la parte sana e maggioritaria della città, dica mai ‘ma chi me lo fa fare’”.

Nel video, le interviste a Michele Simone, imprenditore; Pasquale Ciuffreda dell'Azione Cattolica; Domenico Prencipe, imprenditore; Leonardo Rinaldi, associazionismo; arcivescovo Franco Moscone.

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