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Cronaca Cerignola

Rifiuti, i comuni non pagano e la Sia di Cerignola rischia il collasso finanziario

Negli impianti ofantini conferiscono 9 comuni del basso tavoliere e quelli dell'Ato Fg 4. Con una lettera alle amministrazioni, Vasciaveo è tornato a mettere in mora i comuni ritardatari.

Ci risiamo. La Sia, la società di raccolta e smaltimento dei rifiuti di Cerignola e del Basso Tavoliere, è (nuovamente) a rischio collasso finanziario. Continuano ad accumularsi i crediti nei confronti di alcuni dei nove Comuni consorziati e di alcuni enti extrabacino che conferiscono in quegli impianti, in ritardo da mesi col pagamento del servizio. 8 milioni di euro il credito accumulato questa volta dalla società ofantina, erano 10 solo un anno fa quando l'amministratore unico, Francesco Vasciaveo, nel lanciare il primo sos, arrivò a rassegnare le dimissioni, poi rientrate.

Ma non il problema, se è vero che lo spettro del collasso torna a farsi concreto e con esso quello dell'emergenza ambientale atteso che negli impianti ofantini conferiscono 9 comuni del basso tavoliere e quelli dell'Ato Fg 4. Con una lettera alle amministrazioni, Vasciaveo è tornato a mettere in mora i comuni ritardatari.

SIA CERIGNOLA: PD ACCUSA GIANNATEMPO

Metà degli 8 milioni di euro vantati sono debiti del comune di Cerignola, che naviga nel mare "rosso" lasciato dal crack Gema. Invita a smorzare le preoccupazioni il sindaco Giannatempo ("i nostri - dichiara - sono crediti certi"). Meno fiduciosa il sindaco di Orta Nova, Iaia Calvio, e degli altri comuni in regola coi pagamenti, che parlano di "situazione paradossale, di fronte alla quale siamo impotenti". 200 i dipendenti della società che rischiavano di non vedersi accreditare lo stipendio questo mese. Sul prossimo, tuttavia, non vi è alcuna certezza.

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