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Cronaca

Alloggi ‘Gozzini’, UGL Polizia di Stato: “I prefetti passano, vedove sfrattate restano”

Manifestazione di protesta sabato mattina contro gli sfratti disposti a scapito delle famiglie delle Forze dell’Ordine: “Colleghi in pensione hanno pagato tassa per assicurarsi un alloggio che non hanno mai avuto”

“I prefetti passano, ma le vedove sfrattate restano”. E’ con questo motto che gli esponenti del sindacato UGL Polizia di Stato, sabato mattina hanno manifestato il proprio dissenso partecipando, insieme alle associazioni ‘Assegnatari Alloggi Gozzini’ e a Libera, al corteo di protesta che da Piazza Italia è giunto sotto la sede Palazzo del Governo, per contestare gli sfratti disposti a scapito dei pensionati delle Forze dell’Ordine.

La volontà di scendere in piazza era stata ribadita e confermata al termine dell’incontro avvenuto in prefettura il 12 settembre: “Dall’incontro siamo usciti delusi per la mancata disponibilità di indire un tavolo tecnico ed avviare una mediazione da parte del Prefetto, che invece ha ribadito la volontà di proseguire negli sfratti facendo ricadere le colpe su altri enti, declinando ogni responsabilità sul perché gli alloggi della cosiddetta Legge Gozzini sono abitati addirittura anche da delinquenti”.

FOTO | Alloggi 'Gozzini': famiglie forze dell'ordine manifestano contro gli sfratti

L’UGL Polizia di Stato quindi, come annunciato, è sceso in strada per manifestare tutto il suo disappunto “perché i colleghi sono nostri colleghi anche in pensione e non solo se in servizio”. “Dov’erano e dove sono gli altri sindacati di categoria? Più nessuno ricorda ormai che i colleghi in pensione (con minimo 35 anni di servizio) per anni hanno pagato una tassa che doveva servire per assicurargli un alloggio, che non hanno mai avuto”.

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