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Cronaca Candelaro / Via Alfredo Petrucci

Da centro per affetti da autismo ad abitazioni per famiglie sfrattate

La giunta ha revocato la delibera che nel 2011 assegnò i locali di un’ala della ‘De Amicis-Altamura’ di via Petrucci alla Asl di Foggia. Protestano i genitori degli alunni

Almeno sette delle 44 famiglie sfrattate dagli appartamenti del Salice Nuovo di Moreno, provvisoriamente – per qualche settimana e in attesa di nuova sistemazione - usufruiranno di un’ala vuota dell’edificio scolastico ‘De Amicis-Altamura’. La decisione presa dal sindaco non ha trovato terreno fertile tra i genitori degli alunni, che continuano a manifestare il proprio dissenso – così come ci rivela la mamma di un ragazzo – rispetto a una decisione presa senza concertazione, rischiosa per una convivenza sui generis, in un edificio e in quartiere peraltro già difficili. 

Nel frattempo la giunta comunale ha votato all’unanimità la revoca di della delibera di giunta n. 89 del 7 settembre 2011 con la quale si assegnavano quei locali all’Asl di Foggia, che li ha in parte ristrutturati per la realizzazione di un centro diurno per soggetti affetti da autismo. Non essendo stato realizzato ed essendo venuto meno agli accordi contrattuali stabiliti il 13 settembre 2011, in cui erano state definite le condizioni e le modalità relative alla cessione dei locali, il 18 novembre la giunta ha revocato la delibera di affidamento all’Asl di Foggia.

GLI SFRATTATI DEL SALICE NELLA SCUOLA 'ALTAMURA'

Il provvedimento – che non comporta alcun impegno di spesa a carico del bilancio Comunale – è stato preso principalmente perché – si legge – “questa Amministrazione vive una pesante situazione di emergenza abitativa a causa di carenza di alloggi da destinare a nuclei familiari che vedono al loro interno la presenza di minori e persone in gravi difficoltà economiche”.

Non se la passano meglio i genitori della San Filippo Neri, altro plesso che il Comune ha individuato per le famiglie sfrattate. Anche i questo caso i genitori degli alunni della scuola materna non ci stanno e dal tardo pomeriggio di ieri protestano contro questa possibilità. Nel giorno della giornata mondiale dell'infanzai questa mattina i banchi di scuola erano praticamente vuoti.

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