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Cronaca

Il Comune fa fuori la Metropol, servizio di vigilanza alla Cosmopol di Avellino: è caos

Di Fonso a Delle Noci: "Avrà sulla coscienza 61 padri di famiglia, se finiranno in mezzo alla strada". Metropol esclusa dalla "certificazione carichi pendenti" rilasciata dall'Agenzia dell'Entrata

Fa discutere la decisione della commissione giudicatrice – costituita dal presidente Romeo Delle Noci, dall’avv. Domenico Dragonetti e dal dott. Ernesto Festa - di affidare il servizio di vigilanza armata degli immobili di proprietà e di pertinenza del Comune di Foggia e delle sedi degli uffici giudiziari, alla società avellinese Cosmopol, estromettendo dalla gara d’appalto la Metropol.

La commissione, riunitasi lo scorso 15 luglio nei locali di via Gramsci, ha preso in considerazione “la certificazione carichi pendenti” dell’istituto di vigilanza foggiano “rilasciata dall’agenzia delle Entrate in data 8 luglio” e non l’ordinanza con la quale il 25 giugno il Consiglio di Stato – sezione V – sospendeva il provvedimento di esclusione a carico della Metropol e di aggiudicazione in favore della Cosmopol, così come aveva precedentemente stabilito, il 10 dello stesso mese, la prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Bari.

Per Massimiliano di Fonso è “incredibile quello che succede a Foggia”. 61 guardie giurate rischierebbero di finire per strada già dai prossimi giorni – in quanto – precisa il sindacalista USPPI, la Cosmopol ne avrebbe assunte soltanto venti. Riferendosi al comandante della polizia municipale, Di Fonso ha poi aggiunto: “Avrà sulla coscienza 61 padri di famiglia, se finiranno in mezzo alla strada”. E concluso: “L'Usppi intende dare battaglia ed informare della gravissima situazione gli organi giudiziali dalla decisione unilaterale del RUP.

Questa la procedura che ha portato il dirigente del ‘Servizio Contratti e Appalti’, il dott. Ernesto Festa, a firmare la determina 36 del 21 luglio con la quale – preso atto del verbale della commissione giudicatrice – è stato affidato il servizio alla società Cosmopol con sede ad Avellino.

LA COMMISSIONE GIUDICATRICE. Su disposizione del comandante della Polizia Municipale, Romeo Delle Noci, responsabile unico del procedimento, il 15 luglio nei locali di via Gramsci si riuniva la commissione giudicatrice dell’appalto. Nel verbale si legge che l’aggiudicazione definitiva del servizio in questione e quindi l’esclusione della Metropol, è stata oggetto di ricorso innanzi al Tar di Puglia che ne ha respinto la richiesta di sospensiva. Il provvedimento è stato impugnato dinanzi al Consiglio di Stato che con ordinanza del 25 giugno ha riformato l’ordinanza impugnata, sospendendo l’efficacia del provvedimento di esclusione nei confronti dell’istituto di vigilanza di Foggia e l’aggiudicazione in favore della Società Cosmopol Spa.

Il 10 giugno il Tar si era pronunciato definendo legittima l’esclusione della Metropol – “perché avrebbe dovuto garantire in ogni caso il tempestivo adempimento delle proprie obbligazioni nei confronti dei dipendenti, anche laddove il netto ritardo fosse stato in ultima analisi conseguenza del comportamento della stazione appaltante” - condannandola al pagamento delle spese processuali di 1000 euro in favore del Comune e altrettanti in favore della Cosmopol.  Il 25 luglio il Consiglio di Stato impugnava la sentenza del Tar e condannava il Comune di Foggia al pagamento del doppio grado di giudizio di euro 2mila euro alla Metropol.

Ciononostante, la commissione di gara – si legge ancora nel verbale – nella decisione finale prendeva  atto della “certificazione carichi pendenti della Metropol rilasciata dall’agenzia delle Entrate in data 8 luglio, dalla quale si evince una grave irregolarità fiscale pari a 2 milioni di euro”, escludendo di fatto – per questo motivo - la Metropol dalla gara d’appalto.

E specificava che “tanto costituisce una autonoma causa di esclusione che non è n contrasto con il provvedimento di sospensiva reso dal Consiglio di Stato, ma avrà incidenza quale causa sopravvenuta nel giudizio di merito pendente innanzi al T.A.R. Puglia, per la quale l’avvocatura comunale ha riferito di aver prodotto istanza di anticipazione di udienza fissata al 10 febbraio 2016”.

Per questo motivo la commissione ha provveduto all’aggiudicazione provvisoria nei confronti dell’unica ditta partecipante, fermi ed impregiudicati gli effetti del pronunciamento nel merito del Tar Puglia

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